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la prima rivista in rete di attualità culturali
★ direttore editoriale - roberto bianchin ★ — ★ direttore responsabile - luca colferai ★
Al leggendario Cirque d'Hiver, dove vale la pena entrare almeno una volta nella vita, indipendentemente dallo spettacolo che va in scena, solo per ammirare questo storico e fantastico circo in muratura dell'Ottocento, la famiglia Bouglione presenta "Extra", la sua nuova produzione. Uno show di livello, sempre piacevole, dove i numeri migliori sono italiani, come quello degli elefanti di Elvis Errani, già premiato a Montecarlo con il clown di bronzo, e l'adagio acrobatico dell'affascinante Ambra Faggioni. Un felice ritorno anche quello del trapezio, nel tempio in cui questo genere di acrobazia venne inventato nel 1859 dal francese Jules Léotard.
Nel 1875 un bracciante di soli sedici anni di nome Danilo decide di diventare anch'egli emigrante, seguendo le orme del padre, per sfuggire alla miseria che affligge la sua terra, il Polesine. Prende un piroscafo e sbarca in una Buenos Aires sconosciuta dove deve inventarsi una vita. Lo salverà il suo raro talento musicale ereditato dal padre. Da povero emigrante suonatore di organetto nelle sagre di paese diventerà uno dei più grandi bandoneonisti dell'epoca. E' una storia vera, che oggi viene raccontata in modo magistrale, in un libro delizioso intitolato "Tango del Burligiù" (Mediagraf Edizioni), dalla penna felice della scrittrice e poetessa Angioletta Masiero.
Resistono sei teatri, uno accanto all'altro, tutti perfettamente funzionanti, nella storica Rue Gaité, a Parigi, nel quartiere di Montparnasse. E ve ne sono altri tre a pochi metri di distanza. In totale, nove teatri in un fazzoletto rinverdiscono i fasti della Belle Epoque a dispetto delle difficoltà del presente. In scena al leggendario Bobino, tempio del varietà d'altri tempi, un bizzarro spettacolo di teatro-circo contemporaneo, "Confessioni in cucina", della compagnia canadese "Les 7 Doigts". Dove tra danze e acrobazie si cucina davvero per il pubblico. I sette artisti in scena, acrobati e danzatori, sono formidabili. E' l'impianto dello spettacolo che non convince.
Come non bastassero quei mentecatti dei gilet gialli che si divertono a mettere a ferro e a fuoco la città tutti i sabati che il padreterno bontà sua manda in terra (mentecatti per la loro becera, stupida e inutile violenza, s'intende, mica per le ragioni della protesta che sono legittime quando si esprimono civilmente), la vecchia incerta e traballante Parigi è tormentata, di questi tempi assai difficili, da un'altra vena di lucida follia: les folies trottinettes. Che sono stupide e pericolose almeno altrettanto. Cosa sono? Trottinette, nella dolce lingua francese, è una parolina graziosa che significa monopattino.
The most beloved poems of the greatest erotic poet of Venice. Per la prima volta tradotti in inglese alcuni dei sonetti più celebri e più significativi del grande poeta erotico del Settecento Zorzi Alvise Baffo. L'iniziativa è degli Antichi Editori e colma una lacuna storica. Amato da Apollinaire, Baffo era stato tradotto in francese ma mai in inglese. Ora esce un'edizione raffinata, illustrata, sia cartacea che digitale, curata dal Professor Luca Colferai, letterato emerito, e Gran Priore della Compagnia de Calza "I Antichi" che tanta parte ha avuto nella riscoperta del poeta maledetto in epoca contemporanea, e al quale ha dedicato anche un Festival che si tiene ogni anno a Venezia.
Come ogni anno Il Ridotto, l'unica rivista con le pagelle, dà i voti a tutti gli artisti in gara al prestigioso Festival del Circo di Montecarlo, giunto alla quarantatreesima edizione. Sono pagelle d'autore, firmate da uno dei più autorevoli critici circensi, che talvolta non coincidono con le valutazioni espresse dalla giuria di esperti internazionali, e che sono spesso fonte di accese polemiche. Si basano su parametri di valutazione soggettivi che prendono in esame diversi aspetti dello spettacolo, come presentazione dei numeri, regia, coreografia, difficoltà tecnica, musica, costumi. Molti i numeri eccellenti in un'edizione da ricordare tra le più riuscite.
Non era mai accaduto: un "Premio Straordinario della Giuria" in aggiunta ad un altro Clown d'Oro dopo quello ottenuto nel 2010. Solo un fuoriclasse come il domatore inglese Martin Lacey Junior poteva raggiungere questo risultato: in gabbia da solo e a mani nude con ventisei leoni, tigri e leonesse. Un secondo Clown d'Oro assegnato all'eccentrico impresario russo Gija Eradze per i sei numeri sfavillanti e barocchi che ha presentato dal suo Royal Circus che rievoca in Russia i fasti degli Zar. Quattro gli argenti e sei i bronzi per una delle migliori edizioni nella storia del Festival, guidato con mano appassionata e competente dalla Principessa Stéphanie di Monaco.
La cinquecentesca Accademia dei Concordi di Rovigo si copre di vergogna mandando al macero parte dei libri che le erano stati donati dal grande scrittore Gian Antonio Cibotto scomparso nel 2017. La denuncia della nipote, del critico d'arte Vittorio Sgarbi, della sorella Elisabetta editrice della "Nave di Teseo", e dello scrittore Giancarlo Marinelli, che chiedono le dimissioni dei responsabili. Fioccano anche le richieste di blocco dei finanziamenti, del cinque per mille, e di chiusura dell'Accademia. Cinque anni fa uno scandalo analogo scoppiò a Venezia e coinvolse un'istituzione altrettanto prestigiosa come la Fondazione Querini Stampalia.
In scena a Parigi nel leggendario tempio del varietà, e prossimamente nel resto del mondo, il grande show ideato e diretto dallo stilista Jean Paul Gaultier, l'enfant terrible della moda francese. Uno spettacolo originale, modernissimo, che sta a metà fra il musical e il cabaret mescolando generi e stili. Con danzatori, acrobati, cantanti, musicisti e citazioni delle sue celebri sfilate di moda, con abiti vecchi e nuovissimi, audaci spogliarelli, e persino messaggi sociali contro l'omofobia e in favore della lotta all'Aids. Uno show indovinato, travolgente e divertentissimo, applaudito da frotte di signore anziane come di eleganti giovanotti. Assolutamente da non perdere.
Titolo su "D": "Lady Gaga e Jennifer Lopez indossano le stesse scarpe". Chissenefrega.
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Seduto sul divano leggevo notizie diverse per argomento e per importanza cronologica di pagina: «L'odonomastica veneziana (i nizioleti) sarà italianizzata»; «Le betulle impazzite del Minnesota ingrassano per la troppa anidride carbonica».
...Sovrappensiero mangiavo a desco. Niente papassini (dolci sardi) per commemorare i defunti: tradizione che lascio passare spoglia. Di conseguenza procede il rito, ogniqualvolta, a passo di vedova addolorata. Ed io non imbraccio gladioli. Resto ritto — senza fascia nera dalla chiusura a velcro — solitario, pensoso. Ciò, compiaciuto, con digressioni ed ellissi da distribuire per indole, mi ricorda l'arco del portale a livello inferiore della casa del Petrarca ad Arquà.
Il terzo capitolo de "L'anno più difficile della mia vita"
Prosegue la pubblicazione per capitoli dell'avvincente romanzo di Giovanni Camali, "L'anno più difficile della mia vita". Il terzo capitolo si intitola: "Il diario", e segue al secondo, "Lacrime vuote", e al primo, "Il trench di Chloé", che potrete comodamente rileggere gratuitamente richiamandoli, con il loro titolo, dalle pagine del nostro archivio elettronico. Ogni mese, in esclusiva per "Il Ridotto", un nuovo capitolo di questa storia appassionante di una psicologa francese in vacanza forzata a Venezia, che alle soglie dei trent'anni vive un rapporto di convivenza tormentato con un trombettista. Una vicenda carica di colpi di scena.
Chloè, indifferente alle minacce della ex moglie di Marco, si presentò comunque al funerale così come era arrivata a Venezia: con il suo trench stretto in vita, capelli dal colore nero corvino, taglio carrè, rossetto rosso Chanel e occhiale da sole dalla grande montatura color tartaruga. Così aveva conosciuto Marco e così voleva che lui metaforicamente potesse ricordarla.