Ah, quelle bionde crociere!
Al cinema è meglio una volta
Ah sì, bene bene! Mentre qui nella conciergerie dell’hotel Les Pantalons Rouges (nel Cantone di Uri, naturlich in Svizzera) fa un bel calduccio grazie alla stufa ecologica e fuori si sbizzarriscono giovani sciatori in calzamaglie modernissimamente attillatissime, ecco che le Grandi Navi al cinema vanno ancora.
Bad-Gadesbourg (CH) — Lasciamo perdere i naufragi di stile e di intelletto, come quello di James Cameron sul noiosissimo strappalacrime ebeti Titanic (il fatto di aver vinto undici oscar non è indice di bravura, semmai che i giurati si erano persi o presi qualcosa di troppo); o le meravigliose irresistibili e progressive catastrofi del Poseidon, la nave più sfigata del cinema, che nell’arco di quarant’anni è affondata quattro volte, e ogni volta con le sue starz sempre diverse ma sempre più che decotte e ricchissime di postumi di sbronze solenni e durature.
No, parliamo del più bel film in assoluto mai girato su una nave da crociera: Gentlemen Prefer Blondes in Italia Gli uomini preferiscono le bionde, diretto nel 1953 da quel birichino di Howard Hawks. È l’unico film con Marilyn Monroe in cui Marilyn nei panni della svampita furbissima miopissima Lorelei Lee è veramente strepitosa e inarrivabile, e Jane Russell, la più assennata (ma non tanto visto che è sua amica) Dorothy Shaw, è mostruosamente più sexy più carnale più attraente di Marylin. Incredibile.
Le due ballerine americane si recano a Parigi perché Lorelei spera di sposare lì Gus, il ricco rampollo di un vecchione riccone che non vuole — per comprensibili ragioni — che suo figlio sposi una sgallettata squattrinata. Ovvio che nel frattempo i contrattempi si accatastano uno sull’altro e che la storia alla fine ha un duplice matrimoniale banalissimo lieto fine. Ma i dialoghi spumeggianti, la bellezza disumana delle due protagoniste, l’abilità ammaliante della regia (di un regista che ha girato sei filmoni con John Wayne) e soprattutto la sceneggiatura dell’autrice del romanzo originale: Anita Loos (una vita lunga quasi tutto il novecento e un fiume di romanzi brillanti).
Bellissimo tutto, ma più di tutto i costumi rossi scarlatti infuocati di pagliette dell’inizio, e anche il lampadario umano di Diamonds Are a Girl’s Best Friend, e anche tutto il balletto di Jane Russel/Dorothy Shaw in palestra con tutti quei bei ragazzi muscolosi a torso nudo: uao!
Anche A qualcuno piace caldo ha un tocco molto balneare e pieno di barche, ma sono yacht e motoscafi e forse ne parleremo un’altra volta (nessuno è perfetto) e poi in fin dei conti è Jack Lemmon che batte tutti.
Così, diciamo che:
Un baciamano può essere molto raffinato
ma i diamanti sono i migliori amici di una ragazza
(e anche di un ragazzo, aggiungerei personalmente se mi è lecito…)
Ora vi saluto perché la mia dolce Elsbieta vuole un altro ossetto al latte!!! Ciao ciao! ★