Cicciolina

Ci mancava. Confessiamolo pure. Senza pudore, serenamente. Ne sentivamo la mancanza, in fondo. Al punto che ogni tanto, certi giorni, ci chiedevamo che fine avesse fatto. E facevamo i conti su quanti anni può avere adesso. Ci interrogavamo sul suo aspetto attuale. Sul suo stile di vita. Sulle sue amicizie. Sulle sue abitudini.

Per questo abbiamo accolto con gioia la notizia, diffusa ancora tra pochi intimi, del suo ritorno. Un clamoroso ritorno. Un imperdibile ritorno. Il ritorno di Cicciolina. Non tanto al sesso (deve aver cavalcato i sessanta), quanto alla politica. L’altro suo grande amore.

Ilona Staller detta Cicciolina, ungherese, ex pornostar di culto, pioniera del sesso sfrontato, icona primordiale nonché fonte di ispirazione per frotte di adolescenti degli anni Settanta, infatti era già stata in politica, deputato negli anni Ottanta, portata in Parlamento nelle fila dei radicali da quel briccone di Marcone Giacinto Pannella.

Ora ritorna. Con un partito tutto suo. Che promette faville. Come la riapertura delle case chiuse e il riconoscimento della prostituzione come professione. Nel simbolo, un patriottico cerchio profilato di bianco, rosso e verde, Cicciolina campeggia un po’ imbronciata, discinta il giusto, la spalluccia, la gambetta, fasciata in una bandiera tricolore, in mano una fiaccola con una fiamma, sempre tricolore, che ricorda quella del vecchio Msi, in testa una corona da statua della libertà.

A fianco, il nome del nuovo partito: D.N.A. La D è verde, la N bianca, la A rossa. Sempre patriottico. Vuol dire: Democrazia, Natura, Amore. Un nome che, come si usa dire, è già tutto un programma. Il partito è stato fondato da Cicciolina e dal suo attuale compagno (sono entrambi presidenti della nuova formazione politica), il sexy avvocato Luca Di Carlo, quello che visse un nanosecondo di notorietà col finto gossip del presunto film porno di Nicole Minetti.

Anche il programma è tutto un programma. «Il nostro partito Dna — spiegano i due presidenti — è un terzo Stato all’interno dello Stato, poiché è al di sopra di ogni interesse e contrapposizione di partito politico ma per l’interesse sociale e quindi nazionale». E ancora: «Il Dna non fa battaglie politiche contro gli altri partiti ma battaglie per la politica popolare». Non basta: «L’avvocato Luca Di Carlo e Ilona Staller agiscono politicamente per il risanamento economico popolare e non di mantenimento economico parlamentare». Semplicemente meraviglioso. Finalmente le parole che aspettavamo.

Seguono, nella presentazione, alcune foto, in verità molto castigate, di Cicciolina su un divanetto azzurro, solo un pelo più scosciata, sui banchi della Camera, e davanti a Montecitorio, tetta aggressiva e cappellino rosa. Mancano, purtroppo, le foto a cui fin da ragazzi teniamo di più, come quelle dei suoi capolavori cinematografici più celebri (Banane al cioccolato tra i preferiti).

Niente paura. Basta andare sul suo sito (www.cicciolinaonline.it), ed entrare in uno spazio apposito definito, non a caso, «area membri», per riscoprire, felicemente increduli, insieme ad alcune canzoncine anch’esse oggetto di culto (Bambina cattiva in bocca di lupo vai tra le preferite), alcune golose meraviglie del passato.

Bentornata Cicciolina. Nell’Italietta der Batman e del Trota, delle ostriche e del bunga bunga, del Papi e di Ruby, della Minetti e di Lele Mora, di Paoletto e degli Smemores Domini, ne sentivamo proprio il bisogno. E forse anche la votiamo. Sempre meglio di Grillo. ★

Cicciolina