Fernand Léger
diversamente cubista

La mostra al museo Correr permette interessanti accostamenti

Per Léger Parigi è una città operosa e moderna, piena di forme squadrate, definite, di colori puri. Una città frenetica in cui palpita la vita, centro d’arte e di cultura, capitale del commercio e centro di divertimento. Non è la città degli impressionisti, borghese e spensierata con i suoi teatri e caffè; e nemmeno quella dei futuristi proiettata verso il futuro. È una città operosa e laboriosa trasformata dalla tecnologia e dalla velocità.

VENEZIA — L’opera che segna la nascita del cubismo è il famoso, sorprendente dipinto di Pablo Picasso: Les demoiselles d’Avignon 1907, linee dure , taglienti, spigoli vivi incastrano queste primitive figure femminili nello spazio, che si deforma e si scompone come gli elementi al suo interno. I volti diventano maschere e non c’è più distinzione tra le figure e lo spazio che le contiene.

La forza rivoluzionaria dell’opera di Picasso apre la strada a molti altri artisti che rompono definitivamente con una rappresentazione statica.

Il cubismo di Delaunay è stato definito orfico perché non è né analitico né sintetico come quello di Picasso e Braque. Lo spazio che lo interessa è quello della città che è Parigi con la sua Tour Eiffel perché tutti portiamo in noi lo spazio della città dove abitiamo.

Anche Fernand Leger (1881-1955) rappresenta La Città 1919 ma da uomo del popolo, da artigiano, la sua città è lo spazio delle fabbriche con le macchine simbolo del lavoro.

Questa città nuova ha bisogno di un’arte nuova e Léger coglie nel suo dipinto : La città il ritmo della vita urbana mostrando frammenti di tabelloni pubblicitari, colori vividi, forme contrastanti, che evocano tubi e ruote dentate .

Per Léger il colore e le forme pure costituiscono il perno attorno a cui fonda tutta la sua poetica. Nei suoi dipinti impalcature e tubi tagliano lo spazio e costruiscono composizioni in cui appare una città di elementi meccanici quasi una macchina essa stessa.

Fernand Léger, La città (1919, olio su tela, cm 231x298, in…

Fernand Léger diversamente cubista