Finalmente
è venerdì

Il primo aprile dell’informazione globale

E come che è e come che non è: ecco che è il primo di aprile. Io (Andrea Silvestri, l’uomo che non ha lavorato nemmeno un giorno in vita sua; per servirvi e anche per non servirvi che è meglio per me e anche per voi) e il Mauri (Vianello: l’uomo che andò in pensione prima di tutti gli altri) siamo molto molto molto molto contenti. Perché finalmente è il giorno degli scherzi (punto esclamativo). Che oggi è venerdì (evviva, punto esclamativo). Così abbiamo deciso di rinunciare ai nostri spritz al bitter e bere soltanto bibite dietetiche (punto esclamativo). Non è vero (punto esclamativo doppio). Ah Ah Ah (punto esclamativo triplo). Scherzo scherzo.

Secondo il Mauri, che ha libero accesso a internet (io no da quando mia moglie si è accorta che usavo la sua carta di credito per le mie video ciat con signore mature piuttosto spogliate, alcune con strumenti di dolore e di piacere) e che quindi certe cose le sa, il primo aprile è il giorno prediletto di tutti i lavoratori dell’informazione, soprattutto quella nella rete. Dice il Mauri che si scatenano su tutto il pianeta a inventare le notizie più folli, balenghe e sbagliate, così, tanto per prendere in giro il lettore. Ma senza fargli capire che stanno scherzando, sennò che scherzo è.

Secondo il Mauri è perché per tutto il resto dell’anno si annoiano a morte nella banale quotidianità della realtà (queste esatte parole le ha dette Ciang, il barista dell’osteria alla Bragora dove che andiamo sempre a bere i nostri spritz al bitter, e che ha imparato bene l’italiano ma meglio a fare gli spritz) e così i giornalisti il primo aprile si scatenano. Due volte anche. Perché la prima si inventano le notizie che in realtà sono scherzi; e la seconda, per dovere di cronaca, raccontano tutte le notizie che in realtà sono scherzi che hanno scritto gli altri. Doppio scherzo.

Così, se va bene, il primo aprile può durare due giorni, o anche più: visto che c’è anche il fuso orario e che ci sono così per forza quelli che hanno cominciato a inventarsi le notizie che in realtà sono scherzi prima di tutti gli altri, e poi ci sono quelli che le scrivono per ultimi; perché la Terra gira su sé stessa e c’è sempre chi va più avanti e chi rimane indietro nella gara ad inventarsi le notizie che in realtà sono scherzi.

Comunque, secondo il Mauri (e anche secondo Ciang, che adesso si è comprato un telefonino intelligente che sembra una gran guantiera da seppioline fritte ed è diventato informatissimo dell’informazione nella rete) questa giornata liberatoria è importantissima per tutti, e soprattutto quest’anno che è anche bisesto e che quindi dura di più, come valvola di sfogo (il primo aprile, intendo, no l’anno bisesto). Ci pensate, a scrivere notizie vere e noiosissime tutti i giorni dell’anno (punto di domanda, stavolta).

Comunque a me e al Mauri, e un poco anche a Ciang, la notizia che più ci ha preoccupato, nelle ultime settimane, ecco, è che hanno fatto un film su Batman contro Superman (oppure anche reciprocamente il contrario). Che è una notizia vera, non uno scherzo. Ma perché (doppio punto di domanda). Dice il Mauri che è perché c’è un universo parallelo anche nei fumetti, dove queste cose accadono di continuo. Gli ho fatto osservare, al Mauri, che qui di universi paralleli non ce n’è (almeno in pratica, poi in teoria non si sa bene) e che comunque qua si tratta di cinema e non di fumetti.

Il Mauri ha ribadito che purtroppo ormai tra cinema e fumetti (e il Ciang ha aggiunto: e anche i giornali) il passo è breve, tipo formica, e che ormai tutti i midia si sono mescolati e così hanno fatto Batman contro Superman. Così ho dovuto ribadirgli che certe incongruenze fanno male al cuore, tipo Zorro contro Maciste, Totò contro Maciste, Maciste contro i Mongoli, e che comunque rappresentano la vetta del rincoglionimento globale perché vengono incontro a interrogativi fondamentali ma infantili, tipo è più forte Godzilla o King Kong, chi vince tra Dracula e l’Uomo Lupo (poi si batte con Frankenstein nel film omonimo, tanto vince Dracula), è più forte Sansone o Cassius Clay (punto interrogativo).

Poi, al sesto spritz, ci siamo prospettati un’alternativa terrificante che forse ci toccherà anche di vedere: Casanova contro Kociss; Kociss contro Corto Maltese; Corto Maltese contro Casanova; Arlechin batocio contro tutti e tre. Salute (punto esclamativo quadruplo)

Cartolina francese del secolo scorso.

Finalmente è venerdì