Homeless
l’avventura
degli acrobati
senza casa

Il nuovo spettacolo di Alessandro Serena e Marcello Chiarenza contro marginalità e discriminazioni

In scena a Bagnacavallo (Ravenna) dal 22 dicembre all’8 gennaio 2012 per la quinta edizione del «Circo della Pace»

BAGNACAVALLO (Ravenna) – Sgangherato e poetico. Ambientato in un angolo poco ordinato del mondo. Un luogo che potrebbe essere una discarica di rifiuti, dove gli scarti della società, cose e persone, si incontrano e tentano di ricostruire un senso giocoso del mondo dal punto di vista dei clown.

Sono le suggestioni di «Homeless, The wandering of the Circus, Casa dolce casa», il nuovo spettacolo di teatro acrobatico dell’Europa dell’est firmato da Alessandro Serena e Marcello Chiarenza, in scena a Bagnacavallo, sotto lo chapiteau di Piazza della Libertà, dal 22 dicembre all’8 gennaio 2012, per la quinta edizione del “Circo della Pace”.

Uno spettacolo sorprendente, in cui sulle trascinanti note di musiche balcaniche, da cumuli di immondizia si disegnano abbozzi di case, il sogno proibito degli homeless. In cui da corpi sfatti si ergono piramidi e salti acrobatici che salgono verso l’alto. Dove le suggestioni di Kusturica, ma anche i rimandi a Beckett, Levi e Solženicyn, sono il profumo e l’ambientazione di un evento che racconta storie di artisti senza casa, equilibristi e comici, che usano il proprio corpo come un linguaggio universale teso a superare i propri limiti.

Creato per l’occasione da Serena e Chiarenza, con le musiche di Carlo Cialdo Capelli, lo stesso team che negli anni passati ha realizzato produzioni innovative di circo-teatro di grande successo in tutta Europa, come «Ombra di luna», «Creature» e «Tesoro», «Casa dolce casa» vede protagonisti otto artisti fra attori, clown, acrobati, equilibristi e giocolieri, provenienti dall’Italia e dall’Europa dell’est (Polonia, Romania, Ungheria) e dalle esperienze più disparate: il teatro, l’arte di strada, il circo sociale, le discipline sportive. Artisti che «mettono in gioco i loro saperi — spiegano i registi — in una contaminazione continua dei generi dello spettacolo popolare». Tra loro, l’attore Carlo Rossi, e uno dei ragazzi rumeni di «Parada», Daniel Romila.

Ne vien fuori una gustosa rappresentazione di teatro acrobatico che, con toni di grande allegria e contagiosa vitalità, racconta le vicissitudini di un gruppo di clochard dell’umanità rinchiusi in un luogo senza forma disseminato di oggetti senza senso e impegnato nel tentativo di sopravvivere alle condizioni più ostili. Ma dove la voglia di vivere e l’ingegno dei personaggi in gioco riescono ad affrontare e a cambiare di segno le avversità che incontrano.

Lo spettacolo, che dopo il debutto di Bagnacavallo andrà in tournée in tutta Europa (e probabilmente passerà anche da Venezia, al Teatro Malibran), nasce da un progetto sociale, chiamato appunto «Homeless, The wandering of the Circus», che ha messo insieme varie realtà come Accademia Perduta-Romagna Teatri, Circo e Dintorni, Magyar Circus Art (Ungheria), Ocelot (Polonia) e partner come il Comune di Bagnacavallo, l’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, la Asociatia Scoala de Circ Budurusi.

Il progetto «Homeless» — spiega Alessandro Serena — si è costituito con l’obiettivo di promuovere il circo-teatro nelle sue moderne declinazioni come espressione della cultura di un paese, e come strumento di intervento nel sociale. «Lo scopo del progetto è quello di promuovere lo scambio degli artisti circensi sul territorio europeo, e la circolazione in Europa di una nuova produzione artistica nata dal dialogo creativo tra professionisti di diverse nazionalità, valorizzando il circo come occasione di visibilità sulla tematica dell’emarginazione sociale e della lotta a discriminazioni e marginalità».

Il progetto «Homeless» è stato presentato nel bando Cultura 2007-2013 della Commissione Europea, ottenendone il sostegno convinto e classificandosi al quarto posto fra 561 proposte, con un punteggio di 96/100.

Homeless, The wandering of the Circus, Casa dolce casa

Homeless l'avventura degli acrobati senza casa