Il barocco di
Giuseppe Nalin

Manoscritti inediti, strumenti d’epoca e tanta passione

Intervista con Giuseppe Nalin, fondatore dell’ensemble Sans Souci oboista padovano con studi veneziani, che da trent’anni studia e ripropone i musicisti barocchi, con una predilezione per gli strumenti d’epoca e per i compositori veneti. In ottobre, con l’Accademia della Musica di Camposampiero, scuola di musica barocca anche per principianti assoluti.

PADOVA l. c. — Da oltre un quarto di secolo l’ensemble barocco Sans Souci è sulla scena musicale antica a livello internazionale All’inizio dell’estate il gruppo padovano ha conseguito il prestigioso Premio Discografico Fondazione Masi alla Civiltà Veneta «per aver proposto un programma centrato su musicisti del barocco veneto divenuti acclamati protagonisti nelle corti europee e, in questa veste, ambasciatori della civiltà veneta e italiana». Il premio prevede, oltre alla registrazione di un CD, una borsa per la realizzazione di importanti e prestigiosi concerti per il tutto il prossimo anno.

Secondo Giuseppe Nalin, oboista e fondatore dell’ensemble, il Sans Souci «è uno dei primi ensemble italiani che si è dedicato allo studio della prassi filologica informata e che ha adottato strumenti d’epoca per l’esecuzione di composizioni cameristiche del XVIII secolo».

«Grazie ad uno studio attento applicato su svariati manoscritti inediti conservati in varie biblioteche europee — sottolinea il maestro — e alla notevole professionalità artistica dei molti musicisti che finora hanno composto l’organico variabile dell’ensemble, ilSans Souci può vantare una ampia discografia composta a tutt’oggi da tredici CD, quasi tutti contenenti prime esecuzioni assolute a livello mondiale di autori del Secolo dei Lumi quali Caldara, Lotti, Platti, Torri, Califano, Vivaldi, Boccherini, Albinoni, Mancini, Sarro, Steffani, Brescianello, Telemann, Fasch».

Per Natale sono programmate le uscite in CD di una originale raccolta di arie di J.S. Bach per soprano, oboe, oboe d’amore e oboe da caccia con il basso continuo, tratte dalle cantate del Kantor tedesco, nonché la prima registrazione mondiale dei cinque quartetti per cembalo concertato, violino e oboe, con l’accompagnamento al basso del violoncello, di Giuseppe Maria Cambini.

«Altra succosa novità — aggiunge Nalin — riguarda l’edizione, programmata per il prossimo anno, di un DVD dedicato interamente a musiche strumentali di Vivaldi, che sarà edito dalla etichetta bolognese Tactus, per la quale il Sans Souci ha inciso già tre dischi dedicati a Carlo e Alessandro Besozzi e ad Arcangelo Califano».

A questa produzione discografica va affiancata l’attività concertistica di acclarato livello che ha visto Giuseppe Nalin e il Sans Souci esibirsi di recente in due prestigiosi teatri di Stoccolma in alcuni impegnativi concerti per oboe e fagotto di Vivaldi e Albinoni, assieme al maestro Paolo Tognon notevole concertista a livello mondiale e già professore di fagotto antico presso il Conservatorio di Parigi con il quale Nalin collabora dal 1980, nonché in rinomati festival di musica antica a Bruges in Belgio, Norimberga in Germania, Gliwice in Polonia, Festival Cusiano sul lago D’Orta, Festival Barocco di Viterbo, a Zagabria, Segni Barocchi di Foligno e svariati altri.

Ma la forte passione per l’oboe barocco e il costante studio giornaliero che impegna Nalin da oltre trent’anni si sviluppa anche sul piano della didattica: «Stanno per cominciare infatti nel mese di ottobre, i corsi di sei strumenti antichi quali il violino barocco, il liuto in tutte le sue taglie, il flauto dolce e il traversiere, la viola da gamba ed ovviamente l’oboe barocco, grazie alla collaborazione con l’Accademia della Musica di Camposampiero, e all’apporto di rinomati maestri esperti di questi strumenti, che si dedicheranno a specifiche lezioni pomeridiane tenute presso la scuola media di Campodarsego e indirizzate a chiunque desideri accostarsi al mondo della musica barocca, anche senza alcuna specifica preparazione musicale». ★

Il barocco di Giuseppe Nalin