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Mostre

Il futurismo italiano
negli Usa

Al Guggenheim di New York
la più grande mostra mai realizzata sinora

Italian Futurism, 1909 – 1944: Reconstructing the Universe: trecento opere da Balla, Boccioni, Carrà, Dottori, Marinetti e tanti altri indagano l’interessante movimento artistico in tutto il suo sviluppo. Con le opere inedite di Benedetta Cappa, moglie di Filippo Marinetti, conosciute finora solo agli specialisti e agli studiosi di settore.

Laura Novello

NEW YORK — In uno dei più celebri musei del mondo – a forma di spirale-chiocciola – realizzato dall’architetto Frank Lloyd Wright nel 1943, è aperto al Guggenheim di New York l’evento forse il più prestigioso dell’anno: la grande mostra dedicata agli artisti del futurismo italiano. Trecento opere figurano nell’ambito di un percorso espositivo che riunisce dipinti, disegni e sculture dei futuristi provenienti da musei, collezioni e raccolte del mondo intero.

La rassegna è stata curata da Vivien Greene, esperta di arte italiana tra la fine dell’ottocento e i primi decenni del novecento, che si è avvalsa della collaborazione dei massimi studiosi ed esperti del movimento: collezionisti, storici dell’arte, esperti tra cui Enrico Crispolti, Massimo Duranti, Ester Coen, Emilio Gentile, Fabio Benzi e tanti altri.

L’aspetto forse più interessante di quest’interessante esposizione è delineato dalla presenza inedita dell’artista Benedetta Cappa Marinetti – moglie del fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso – della quale sono state scoperte dalla curatrice una serie di opere provenienti da Palermo, dipinte per il Palazzo delle Poste (progettato da Angelo Mazzoni) e sinora mai uscite dalla Sicilia. Si tratta di una serie di realizzazioni conosciute soltanto dagli specialisti e studiosi del settore.

Il gruppo di tele è intitolato Sintesi e comunicazioni, ed ora le opere trovano giusta collocazione accanto a Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Carlo Carrà, Gerardo Dottori, Giovanni Russolo e tantissimi altri.

L’interesse per il Futurismo è quanto mai attuale; dalla sua nascita, i primi passi sino all’approfondimento dell’avvicendarsi storico al suo interno. Modernità, movimento, dinamismo – sia nella ricerca delle forme che nel colore – e, soprattutto la dinamica dell’idea ,applicata al mondo del sociale, del quotidiano, è ciò che ha contraddistinto più di ogni altro il movimento artistico nel panorama dell’arte del Novecento. Una vera e propria consacrazione per l’arte italiana degli artisti Marinetti & Co.

Questa mostra sul Futurismo, eccezionale per la complessità dell’organizzazione e la ricerca delle opere è stata resa possibile grazie alla sponsorizzazione di Lavazza Spa. ★

mostre
Solomon R. Guggenheim Museum
Italian Futurism
1909 – 1944: Reconstructing the Universe
futurismo
Frank Lloyd Wright
Vivien Greene
Enrico Crispolti
Massimo Duranti
Ester Coen
Emilio Gentile
Fabio Benzi
Benedetta Cappa Marinetti
Filippo Tommaso
Giacomo Balla
Umberto Boccioni
Fortunato Depero
Carlo Carrà
Gerardo Dottori
Giovanni Russolo
Mar, 04/01/2014 - 12:00
Carlo Carrà, Manifestazione Interventista (1914, collezione…

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