Il medioevo tecnologico
di una rete sicura

Il feudale sogno di potere
dei paleo-tecnocrati europei

Sotto lo scudo versatile della sicurezza nazionale, i governi europei cercano di dividere la rete per proteggere e controllare i propri cittadini ripetendo nel mondo digitale la divisione territoriale in confini fisici più o meno difficilmente valicabili. Alla guida del nuovo corso di feudalesimo informatico è Angela Merkel, infuriata perché i servizi segreti statunitensi le controllavano il telefonino.

COSMOPOLI — Ma anche gli altri capi di governo europei, sobillati dai vari servizi segreti nazionali, sognano di poter chiudere la rete europea, allo stesso modo dei cinesi. E controllare i cittadini europei con la scusa di difenderli dagli americani. L’obiettivo dichiarato è arrivare ad una rete continentale europea «in modo che nessuno che invia una email e altre informazioni lo debba fare passando dall’altra parte dell’Atlantico» cosa su cui — secondo il quotidiano francese Le Figaro — discutono in questi giorni Angela Merkel e François Hollande.

Come questa arcaica visione del mondo possa concretizzarsi nella realtà fatta di computer e cavi elettrici, fibre ottiche e satelliti in orbita, è pensabile solo facendo riferimento al modello cinese, l’unico attualmente in vigore nel pianeta. Nata per scopi esclusivamente antidemocratici di controllo e gestione delle informazioni, la grande muraglia informatica cinese ha approfittato della relativa arcaicità del paese alla fine del secolo scorso ed è stata iniziata dal Ministero di pubblica sicurezza della Repubblica popolare nel 1998, quando ancora pochissimi erano i collegamenti fisici tra la Cina e il resto del mondo (e tali sono rimasti).

Chiamata anche Progetto Scudo Dorato, o meglio ancora il Grande Firewall, è entrato in funzione nel 2006 (in via sperimentale nel 2003) con lo scopo dichiarato di bloccare l’accesso ai siti vietati dal governo, di monitorare il traffico dati in entrata e in uscita dalla Cina. Lo scudo informatico permette di bloccare i contenuti contrari alle leggi cinesi quali la pornografia o la propaganda politica occidentale.

Evadere dal Grande Firewall non è per niente difficile (vi graziamo dalla spiegazione, che qui non è rilevante) ma — date le poche vie di uscita (in fibra ottica) accuratamente controllate — è quasi impossibile non farsi scoprire: il che rende del tutto impensabile tentare di sfuggire al controllo del regime comunista cinese.

Dentro i confini dello Scudo Dorato i cinesi navigano su una rete cinese con siti cinesi autorizzati dal governo cinese e siti stranieri tollerati dal governo cinese. Ci sono tutte le stesse cose del mondo non cinese (tranne molte) ma tutto è rigorosamente autorizzato dal governo: motori di ricerca cinese autorizzati dal governo cinese, un’enciclopedia collaborativa cinese controllata dal governo cinese e via dicendo. Come se vivessero in un universo parallelo, facilitati in questo sicuramente dalla lingua e dalla scrittura.

Per l’Italia, secondo quanto ha riportato il quotidiano La Repubblica a spingere per una soluzione addirittura nazionale più che europea è stata per prima l’Agenzia informazioni e sicurezza interna (l’ultimo nome dei nostri servizi segreti per il territorio nazionale) che da mesi premono per una divisione di internet per proteggere e controllare i cittadini italiani dai bricconi internazionali. Si ipotizza addirittura che servizi segreti stranieri (e bande della criminalità organizzata) possano spingersi ad assoldare dei criminali informatici per perpetrare i loro misfatti di spionaggio (se la frase vi sembra sarcastica, è proprio quello che voleva essere).

Come questo possa essere realizzato in Europa è forse per ora solo nella fantasia tecnocratica piuttosto arretrata dei governanti europei (per cui internet si riduce a twitter e facebook e forse un po’ di porno): se cioè ci saranno delle fibre ottiche apposite a scavalcare mari e monti, una per ogni nazione; oppure flussi in codice crittografato tra i satelliti. Chissà.

Di sicuro alla fine di gennaio 2014 un banale errore di funzionamento di tre quarti dei computer cinesi che gestiscono la grande muraglia informatica ha causato un inaspettato blocco di comunicazione della durata di circa otto ore. Risultato: cinquecento milioni di navigatori isolati, duecento milioni di dollari di vendite in rete perduti.

Ma probabilmente per Angela Merkel e colleghi governanti europei l’economia mondiale è fatta ancora di messi a cavallo, diligenze, posti di frontiera con tanto di alabardieri. ★

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