L’anima di Montmartre
all’Ara Pacis

Esposte circa centosettanta opere di Toulouse Lautrec

Fino all’8 maggio prosegue a Roma la mostra dedicata al pittore Henri de Toulouse-Lautrec nel museo dell’Ara Pacis. Con un biglietto combinato è possibile visitare il monumento e l’esposizione dell’artista della Belle Époque. Le opere, suddivise in cinque sezioni a tema (Notti parigine, Le dive, Le donne della notte, A teatro, Con gli amici), provengono dalla Collezione del Museo di Belle Arti di Budapest, e risalgono agli anni tra il 1891 e il 1900, poco prima del decesso dell’artista.

ROMA — Henri de Toulouse-Lautrec nacque nel sud della Francia nel 1864. Di nobile famiglia, si trasferì a Parigi con la madre per frequentare il liceo e studiare pittura presso gli atelier di Léon Bonnard e di Fernand Cormon. Le sue prime opere, in stile accademico, raffiguravano ritratti di parenti e scene di vita sociale e sportiva della famiglia, battute di caccia e corse a cavallo, attività alle quali non poteva prendere parte per una grave malattia genetica alle ossa. L’arte divenne sempre più importante per lui, sopperì ai suoi deficit fisici e divenne il rifugio dal mondo che lo emarginava. A Parigi si avvicinò anche al movimento Impressionista, vi condivise la libertà nell’uso del colore e una pennellata più nervosa e frammentata. Toulouse-Lautrec rimase comunque più interessato al tema figurativo che al paesaggio &nsp;en plein air. Anzi il paesaggio per lui era «accessorio» alla figura e privilegiò sempre la linea e una struttura compositiva bidimensionale.

Affermatosi come pittore, si trasferì nel malfamato quartiere di Montmartre e vi aprì il proprio atelier. Frequentò assiduamente i cabaret e i caffè e, sin dalla sua fondazione, divenne ospite fisso del Moulin Rouge. Molti i personaggi dei cabaret che divennero i suoi modelli, tra cui La Goulue, Yvette Guilbert, la ballerina Jane Avril, Aristide Bruant, Valentin le Désossé, e furono resi immortali grazie ai quadri, ai manifesti e ai programmi di sala di Toulouse-Lautrec. Queste opere sono presenti alla mostra di Roma, stampe a tiratura limitata firmate e corredate dalla dedica dell’artista insieme a fotografie e filmati d’epoca. Interessato alla gente, il pittore scelse come soggetti delle sue opere sia gli artisti protagonisti della vita notturna parigina sia i frequentatori dei locali di Montmartre, i luoghi in cui l’industria del divertimento investì in mode e nuovi mercati e dove anche il proletariato cominciò a trascorrere del tempo libero.

Influenzato dalle xilografie giapponesi, i suoi disegni sono caratterizzati da forme piatte e stilizzate definite attraverso il colore e i contorni marcati. Toulouse-Lautrec, seppe cogliere i tratti caratterizzanti delle figure ritratte e fissarne la tipologia usando un linguaggio e una tecnica nuova. Cromolitografie con grandi macchie di colore posate su superfici puntinate e linee semplici che definiscono la composizione, lasciando affiorare il personaggio. Il volto, un dettaglio del vestiario, un accessorio. Un gesto. Una silhouette. Nascono così i grandi manifesti delle celebrità.

In seguito al successo riscosso, Toulouse-Lautrec ebbe l’incarico di dipingere il salotto della casa chiusa di Rue de Moulins, il miglior bordello di Parigi. Per lavorare con comodità vi si trasferì, così da non dover fare avanti e indietro col suo atelier. Vivendo in quegli ambienti li scoprì ricchi di vita e accoglienti e dedicò moltissimi quadri e disegni alle case chiuse parigine e alla vita quotidiana che in esse vi si svolgeva, colta negli aspetti più particolari e segreti. Nella sezione &nsp;Le donne della notte è esposta la serie di litografie dal titolo &nsp;Elles nata in quel periodo. Osservava le ragazze e le donne in vari momenti della giornata, mentre riposavano, mentre si lavavano, giocavano a carte, amoreggiavano. Essendo un emarginato sociale come loro, divenne il confidente e il testimone della loro vita più intima che mai giudicò, ma raccontò con freschezza e ironia. Fu dalla relazione con una di loro, Rosa la Rouge, la sua amante, che probabilmente contrasse la sifilide che aggravò la sua salute già precaria a causa della vita dissoluta e dell’alcolismo.
Henri de Toulouse-Lautrec morì a trentasei anni lasciando 600 dipinti, 350 litografie, 31 manifesti e 9 incisioni.

È universalmente riconosciuto come uno dei più geniali grafici della storia dell’arte a cavallo del XIX e XX secolo. Considerato il precursore della nascita del manifesto pubblicitario, con le sue litografie a colori espresse i gusti, la moda e gli interessi dei suoi contemporanei e un nuovo modo di guardare il mondo.

Henri Toulouse-Lautrec, Divan Japonais (1893, litografia a…

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