La rettifica di Aginulfo
(l.c.) — Non abbiamo neanche cominciato, che già ci toccherà di chiudere.
Se l’allegra combriccola che ci governa spensieratamente l’avrà vinta, come sembra probabile, diventerà attiva una norma bavaglio degna dei regimi più papi del papi.
In particolare la trovata geniale dell’obbligo di rettifica entro quaranta otto ore per salvarsi da chiunque si senta offeso dalle parole espresse da chiunque altro, per qualunque motivo, potrebbe colpirci duramente a causa della nota nostra inerzia, dovuta a pigrizia, negligenza, indolenza, impotenza e anche strafottenza.
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Quindi, per premunizione e premonizione, ecco qua:
Rettifica
La redazione de Il Ridotto comunica, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità la seguente dichiarazione o rettifica:
per la vostra dichiarazione o rettifica
Nel frattempo, vi dichiariamo che:
Ci siamo sbagliati, cercheremo di non farlo più, ma temiamo che non ci riusciremo a causa della nostra imbecillità.
In ogni caso, vi rettificheremo.
Tante volte quante lo desidererete.