Lillo sul ponte
dell’arcobaleno

Dove vanno a finire gli animali

Ogni animale che abbiamo amato, grande o piccolo che sia, lascia in noi un grande vuoto quando decide, per imperscrutabili motivi, di mettersi le ali e di volare via. In questo racconto breve, Monica Niero, appassionata di letteratura e nostra affezionata lettrice, immagina che il suo adorato coniglietto Lillo le scriva una lettera dal paradiso degli animali. In un dialogo molto intimo, Lillo rivela le sensazioni e le emozioni dei suoi ultimi attimi, e scioglie alcuni misteri sul luogo dov’è arrivato adesso: il magico ponte dell’arcobaleno, che è il posto dove vanno tutti gli animali che abbiamo amato e che hanno messo le ali.

Ciao mamma, è da un po’ che ho deciso di mettere le ali e volare in cielo, ma sappi che io ti penso sempre.

Sai, a volte, quando mi siedo sulla mia morbida nuvoletta e guardo giù mi capita spesso di vederti piangere mentre guardi le mie foto. Questo mi rattrista perché sai, in realtà io non me ne sono mai andato, il mio spirito è sempre accanto a te…

So che tu ti dai la colpa di quello che mi è successo, ma non è così, tu per me hai sempre fatto di tutto, ma purtroppo era così che doveva andare anche se non era quello che volevi.

Mi ricordo bene quella sera che son volato in cielo… Mi sentivo tanto stanco, e quando sei tornata a casa te ne sei accorta che qualcosa non andava perché non mi reggevo sulle zampe. Tu provavi ad alzarmi, ma io mi sentivo tanto debole, così tu mi hai preso in braccio e mi hai posato sul tuo petto, mi davi tanti baci, quelli che io adoravo. Anche io avrei voluto dartene ma non ne avevo la forza.

Qualche ora più tardi ti sei preoccupata molto perché le mie zampe continuavano a cedermi, e nonostante fosse notte inoltrata tu mi hai portato in una clinica affinché potessero visitarmi.

Appena siamo arrivati una dottoressa mi ha misurato la temperatura, purtroppo era molto bassa, per questo motivo mi hanno messo sotto una lampada per riscaldarmi. Tu in quel momento mi tenevi la zampa e mi promettevi che tutto sarebbe andato bene. Avresti voluto starmi accanto ma non si poteva, e anche se non avresti voluto, sei tornata a casa.

Sai mamma, dopo che te ne sei andata ho visto una grande luce bianca e ho sentito una voce che mi diceva che dovevo attraversarla.

Io all’inizio non volevo, speravo di potermi riprendere e tornare a casa da te.

Dopo poco i miei occhietti si sono chiusi e mi son sentito afferrare da due grandi mani che mi han aiutato ad attraversare quella luce bianca.

Quando mi sono svegliato, ero su di un grande prato verde e tutt’intorno c’erano delle enormi nuvole bianche.

Tutto d’un tratto è arrivata una dolce signora anziana,mi ha detto che era la tua nonna e che d’ora in poi ci avrebbe pensato lei a me e che il posto dove ero arrivato si chiamava ponte dell’arcobaleno.

E’ un posto dove vanno tutti gli animali e le persone che hanno messo le ali. E’ un posto bellissimo e mi son fatto già tanti amici, sai gioco sempre con Susy, la tua cagnolina.

Io qui sto bene, quindi promettimi che d’ora in poi non piangerai quando ti capiterà di pensarmi.

Ti ho mandato Camilla, un’altra coniglietta, hai visto?

Non è stato facile sceglierla come mia sostituta, ma è una coniglietta speciale e che tu ne avrai cura.

Io qui dalla mia nuvoletta ti mando tanti baci e ti ricordo che sono sempre accanto a te anche se non nel modo in cui vorresti tu.

Quando la sera guarderai le stelle in cielo, sappi che io sarò sempre quella più luminosa e che continuerò ad essere sempre nel tuo cuore…

Ti amo tanto, mamma.

Tuo per sempre.

Lillo

Il ponte dell'arcobaleno (fonte: Mn).

Lillo sul ponte dell'arcobaleno