Lo sguardo amorevole di Matisse

La forza della linea, l’emozione del colore

Le mostre a Palazzo dei Diamanti a Ferrara sono ben organizzate, costruite secondo un percorso cronologico, che accompagna lo spettatore di stanza in stanza in modo razionale e logico. Quest’ultima esposizione dal titolo: Matisse la figura non è da meno. Un itinerario che si sviluppa in dodici tappe in ordine cronologico ci fa vedere la crescita creativa di questo importante protagonista dell’arte del secolo scorso.

FERRARA — Da Matisse prima di Matisse alle gouache découpée degli ultimi anni quando l’artista costretto su una sedia a rotelle si dedicò al collage.

Dipinti, disegni e sculture presentano la varietà della ricerca di Matisse che tutta la vita sperimentò costantemente materiali e tecniche diverse con giovanile entusiasmo.

La vocazione artistica nasce nel 1890 quando aveva ventun anni, l’anno dopo si trasferisce a Parigi e abbandona definitivamente gli studi di diritto per entrare nell’atelier di Gustave Moreau presso l’Ecole des Beaux-Arts.

Il suo apprendistato è lungo e faticoso i primi ritratti sono severi e cromaticamente scuri, l’esplosione del colore avviene nel 1905 con il ritratto di André Derain.

La poetica di Matisse è concentrata sulla figura femminile: «Quel che più mi interessa non è né la natura morta né il paesaggio, ma la figura. La figura mi permette ben più che gli altri temi di esprimere il sentimento religioso che ho della vita» (Henri Matisse 1908).

Lo sguardo di Matisse sulle donne è contemplativo e amorevole ben diverso da quello di Picasso, suo contemporaneo, che le vuole possedere mentalmente oltre che sessualmente.

Un altro tema dell’artista è il nudo di schiena presente in mostra con quattro bassorilievi che scandiscono la sua carriera con alcuni momenti chiave: 1909-1913-1916-1930.

Le Danze suoi capolavori non sono presenti se non attraverso alcuni disegni, ma i coloratissimi collage degli anni quaranta sono una gioia per gli occhi ed il cuore.

Tale era l’intento di Matisse rallegrare lo spettatore, fargli dimenticare per un istante il peso della quotidianità.

Un pittore con una vita difficile, che maschera con i colori e le sinuose e danzanti figure femminili, il dramma, la guerra, la miseria perché guardando i suoi quadri potessimo dimenticare la fatica di vivere. ★

Matisse, la figura
La forza della linea, l’emozione del colore
Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 22 febbraio — 15 giugno 2014

Mostra a cura di Isabelle Monod-Fontaine, organizzata da Fondazione Ferrara Arte

Info
Ufficio Informazioni e prenotazioni Mostre e Musei
tel. 0532.244949 fax 0532.203064 e-mail diamanti@comune.fe.it

Orari di apertura
Aperto tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso:
9.00-19.00 orario continuato
Aperto anche: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)

Aperture serali straordinarie fino alle 23
 — dal 18 al 20 aprile (weekend di Pasqua)
 — 25 e 26 aprile
 — 1 maggio
 — tutti i venerdì e i sabati di maggio
 — 1 giugno
 — tutti i giorni dal 5 al 15 giugno

Henri Matisse, Nudo con sciarpa bianca (1909, olio su tela,…

Lo sguardo amorevole di Matisse