Mappe di parole
Imparare lingue e geografia su internet
Linguistica geografica a tempi di internet: grazie alla disponibilità di dati che vari enti, società e associazioni, cominciano a rendere liberamente accessibili in rete (open data in linguaggio tecnico) si possono creare interessanti strumenti di comprensione della realtà, per nulla difficili ed anche divertenti. Una delle più recenti applicazioni è la mappatura delle traduzioni che James Trimble, specializzando in informatica all’Università di Glasgow (Scozia, Regno Unito) ha creato nella pagina European word translator.
COSMOPOLI (l.c.) — L’interessante strumento traduce parole (una o due: dall’inglese in tutte le principali lingue europee) e le dispone su una semplice mappa, usando strumenti disponibili in rete: Google Translate per le traduzioni; D3 (Data-Driven Documents: una libreria di programmi per produrre documenti in forma di diagrammi mappe e disegni sulla base di dati rintracciabili in rete) per la mappatura delle traduzioni; e Natural Earth per il disegno. Tutti utensili disponibili liberamente.
Per ammissione dello stesso autore della pagina, l’ispirazione è tratta da un ancor più interessante sito, Etymology Maps: una comunità di mappatori etimologici creata un paio di mesi fa dal blogger rumeno Bezbojnicul sul servizio di social news reddit. Qui potete trovare tantissime mappe create dai vari partecipanti, con approfondite indicazioni sulle famiglie linquistiche oltre che la disposizione geografica: dalle parole più comuni (come acqua) a quelle più birichine (come cazzo) che gli utenti creano in proprio o traggono da altri.
Sul sito UK Data Explorer si possono trovare altre applicazioni dell’utilizzo di strumenti liberi sui dati aperti per la produzione di interessanti visualizzazioni grafiche. La liberalizzazione dei dati e il loro riuso pubblico e libero è un importante strumento di sviluppo democratico e culturale: e la mappatura linguistica può sicuramente aiutare a comprendere diversità e similitudini.
Speriamo che presto qualcuno più esperto di noi possa applicare consimili idee alla messe di dati che anche in Italia si stanno rendendo aperti. A questo proposito ci sentiamo di suggerire un’etimologica mappatura basata sui dialetti, impresa ardua ma affascinante. Anche se inevitabilmente sarà più facile e naturale creare mappe e diagrammi di economia, ma non più entusiasmante.
Nota. i siti di social news sono l’ultima frontiera delle reti sociali: evoluzione mista di blog e informazione, in cui si pubblicano notizie, informazioni o collegamenti; vi è la possibilità di votare, producendo una specie di classifica in continuo aggiornamento; seppur intrisi d’inevitabili narcisismo e vacuità (oltre al solito cazzeggio), possono essere molto più profondi, specializzati, rivoluzionari e proficui degli altri siti consimili.