Matrimonio di eccellenza
per il consorzio del prosecco
Protagonisti due colossi dell’alimentare e del turismo
Siglato un accordo di collaborazione senza precedenti tra il Consorzio del Prosecco Doc e l’Hotel Hilton Molino Stucky di Venezia. Il prestigioso albergo dell’isola della Giudecca sarà la scintillante vetrina internazionale per i migliori prosecchi selezionati a turno da un’apposita commissione. Un’operazione di marketing praticamente perfetta, e un’assoluta delizia per il palato dei clienti del celebre ristorante Aromi dell’albergo veneziano, che potranno scegliere tra i migliori prosecchi italiani. L’accordo firmato da Stefano Zanette e Ilio Rodoni.
VENEZIA – Matrimonio di eccellenza tra il Consorzio Prosecco DOC, che riunisce le maggiori aziende produttrici dei celebri vini con le bollicine, e l’Hotel Hilton Molino Stucky, uno dei più prestigiosi alberghi della città lagunare. Due eminenze del panorama dell’alimentare e del turismo, che si sono messe insieme per siglare un accordo di partnership per la reciproca valorizzazione. Un evento esclusivo che ha radunato nel prestigioso ristorante Aromi del Molino Stucky i vertici delle due realtà assieme a importanti esperti del settore.
I due colossi si sono stretti la mano e hanno siglato un accordo di partnership senza precedenti: l’Hilton Molino Stucky Venice, l’imponente hotel di lusso che sorge sull’isola della Giudecca a Venezia, il più grande della città in quanto a ricettività e a sale convegni nonché fiore all’occhiello a livello internazionale della catena Hilton (oltre 4.200 hotel, resort e multiproprietà che contano più di 690.000 camere in 93 Paesi e territori) e il Consorzio Prosecco DOC, il più grande consorzio in Italia e tra i primi nel mondo, celebrano un 2014 senza precedenti in termini di numeri e fatturati e si uniscono in una collaborazione che non potrà che deliziare gli ospiti in arrivo nella città lagunare.
L’accordo, in sintesi, prevede la presenza a rotazione in cella e sulla carta di almeno venti etichette di prosecco, selezionate dal consorzio tra quelle dei propri soci e validate da una commissione dell’Hilton Molino Stucky costituita ad hoc, al cui prestigio verrà resa giustizia grazie alla conservazione in due delle tre celle super-tecnologiche e di design del ristorante Aromi, alla carta dedicata e agli altri materiali di comunicazione e ai calici personalizzati con il logo del consorzio.
Dunque, dicono i protagonisti dell’iniziativa, non solo un’operazione di marketing, ma una vera e propria azione di valorizzazione del prodotto prosecco, che non è più solo un elemento a corredo dell’offerta culinaria dell’hotel ma ne diventa un protagonista assoluto, grazie anche all’esperienza e preparazione dei sommelier, come sottolineato durante l’incontro dal giornalista del Sole 24 Ore Emanuele Scarci, che ha parlato di un «ennesimo colpo messo a segno dal giovane consorzio del prosecco doc nel filotto di successi conseguiti quest’anno». Visto che Hilton ha un target alto – ha aggiunto – e il prosecco doc punta a collocarsi nel medio alto, è «un’operazione di marketing perfetta».
La firma dell’accordo è avvenuta nel contesto esclusivo del ristorante Aromi, all’Hilton Molino Stucky di Venezia, alla presenza di importanti esponenti della stampa enogastronomica e traveller italiana ed europea e quella dei vertici delle quattro macro aree geografiche della catena Hilton, tra il presidente del Consorzio Prosecco DOC Stefano Zanette e il direttore dell’Hilton Molino Stucky Ilio Rodoni, che ha ereditato dal precedente direttore Cabella il progetto in questione al suo arrivo cinque mesi fa a Venezia. Dalle loro parole traspare l’orgoglio e la soddisfazione per l’operazione siglata.
«Siamo onorati di essere qui, in una delle città più belle e visitate del mondo, in una vetrina internazionale che conta quotidianamente numeri da capogiro – spiega Stefano Zanette – con la garanzia che il nostro prodotto verrà presentato e servito con una cura a cinque stelle. Una grande opportunità per noi che da parte nostra assicuriamo la miglior qualità per la clientela Hilton grazie a un’attenta selezione a monte».
«Non posso prendermi il merito di questa operazione che ho solo ereditato – aggiunge Ilio Rodoni – ma la sposo appieno riconoscendo in essa una vera opportunità anche per noi di valorizzare il legame con il nostro territorio e con le sue eccellenze. Questo accordo con il prosecco doc lo consideriamo solo l’inizio di un più ampio percorso che promette per entrambi nuovi e lusinghieri punti di arrivo». ★