Psicopatologia
del Reality Show
Tra schizofrenia e spettacolo, in scena lo spettacolo «Reality Show», presentato dall’associazione studentesca TeatroInFolle, diretto scritto e anche interpretato dalla giovane Elena Griggio.
«Reality Show» racconta la vita di tre finalisti in un gioco a premi in stile Grande Fratello. I tre personaggi interpretati da David Angeli, Linda Bori e la stessa sceneggiatrice Elena Griggio rispettivamente chiamati, E22 C84 e A19 devono, come cita la loro locandina : «scegliere un Personaggio e annullare la propria Persona. Fondamentale non è certo la positività o negatività del personaggio scelto, piuttosto lo è la sua coerenza».
Purtroppo fingere e costringersi a annullare la propria personalità per interpretare una maschera per più di cento giorni si rivela un suicidio psicologico e i personaggi, provati emotivamente, cominciano a cedere visto che faticano a distinguere se stessi dal personaggio creato. C84 è talmente provata che si ammala di schizofrenia e ironicamente ciò la rende coerente con il personaggio che si è scelta.
Lo spettacolo inizia a cose fatte: dei tanti concorrenti ne rimangono solo tre, l’eliminazione è prossima e presto rimarranno in due; alla fine soltanto uno vincerà il montepremi. E22 e A19 complottano per far squalificare C84 visto che è impazzita del tutto, però E22, negativo e cinico, tradisce la bella e positiva A19.
Dopo alcune scene forti di aggressività verso C84 alternate con i momenti fuori onda (nella rappresentazione non c’è la diretta televisiva) in cui la loro complicità è evidente come attrazione erotica — il tutto intramezzato da un video di presentazione di A19 e di com’era prima — A19 viene tradita da E22 e viene eliminata.
Ora lo scontro è tra i due partecipanti restanti, il cinico e la pazza schizoide. Un altro video di presentazione di C84 mostra ciò che era; lo scontro tra i due parte da una partita a scacchi dove i due si provocano l’un l’altra fino ad arrivare a un monologo di C84di una interpretazione allegorica degli scacchi, con le pedine paragonate ai personaggi. La carica erotica tra i personaggi rimane altissima, tanto da tradire E22 e farlo squalificare. Si rivive la storia di E22. «Reality Show» si conclude quindi con un drammatico monologo della vincitrice in contrasto tra pensiero e realtà.
Tralasciando una pericolosa tendenza alla prolissità, lo spettacolo è valido, si vede un enorme impegno nella scrittura del copione e l’attenzione nel descrivere la drammaticità che comporta lo smarrimento di sé stessi. Forse una regia più veloce e fluida (ad esempio i filmati di stacco e presentazione personaggi, pur magnificamente realizzati per ottima fotografia e montaggio, sono troppo lunghi e ripetitivi) avrebbe giovato a questo bel racconto che non manca di elementi di coinvolgimento e di riflessione.
(visto martedì 7 febbraio 2012 al teatro Teatro Universitario «Giovanni Poli» a Santa Marta)