Quel Casanova
di Bonaparte
Al bicentenario napoleonico
Un inedito incontro-scontro tra Napoleone Bonaparte e Giacomo Casanova messo in scena all’Isola d’Elba, nella suggestiva baia della Biodola, dalla Compagnia de Calza «I Antichi». Tra spettacoli, balli e cene napoleoniche, viene fatta rivivere anche la misteriosa e controversa figura del chiromante Casimir D’Arpentigny, che inventò la lettura dei segni della mano e servì l’esercito francese sotto Napoleone.
PORTOFERRAIO (Isola d’Elba) – «Alla Biodola, al tramonto!», intimò brusco l’Imperatore, senza nemmeno guardarlo negli occhi.
«Alla Biodola co fa scuro, vorrà dire, cioè quando viene buio! – replicò sfrontato l’Avventuriero – non esco mai quando c’è ancora luce. Può essere molto pericoloso»…
Nella riparata, quasi nascosta, incantevole baia dell’Isola d’Elba, poco lontana da Portoferraio, Napoleone Bonaparte e Giacomo Casanova si incontreranno per la prima volta nella storia in un inedito incontro/scontro dagli esiti alquanto incerti – perché potrebbe terminare in un sanguinoso duello come in un caldo abbraccio di riconciliazione – ma destinato comunque a rimanere memorabile.
Accadrà la sera di sabato 12 aprile 2014, dalle ore 20 in poi, nel Salone delle Feste dell’Hotel Biodola, sull’omonima baia, nella cena-spettacolo dell’Ottocento, con gran ballo napoleonico a seguire, intitolata «Quel Casanova di Bonaparte»: un evento imperdibile, che a pochi giorni dall’inizio delle celebrazioni ufficiali, darà il via in grande stile alle manifestazioni per il bicentenario del soggiorno di Napoleone Bonaparte all’Isola d’Elba.
Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dall’entusiasmo di Marcello Bargellini, noto imprenditore, anima del Lions Club dell’Isola d’Elba, che è stato il primo a muoversi su questo terreno, e che ne ha affidato la realizzazione all’Associazione Culturale Compagnia de Calza «I Antichi» di Venezia, gruppo storico del Carnevale più celebre del mondo, specializzata in rievocazioni storiche dal sapore pungente, ironico, irriverente e trasgressivo, che dal 1981 ha ideato, diretto e interpretato centinaia di spettacoli in varie città d’Italia, d’Europa, degli Stati Uniti e dell’Africa, e si è esibita nei più importanti teatri e festival internazionali.
Tocca ai loro vivaci personaggi e alla loro verve sbarazzina mettere in scena, tra altre divertenti bizzarrie d’epoca, quell’incontro di cui tanto si favoleggiò perché avrebbe potuto anche cambiare il corso della storia: un incontro di cui non v’è traccia nelle antiche cronache, ma che invece avrebbe potuto benissimo accadere, dal momento che la differenza di età tra Bonaparte e Casanova (quaranta quattro anni, meno di quella che c’è tra Papi Silvio Berlusconi e la sua fidanzata Francesca Pascale), non era poi così alta da impedirlo. Un giovane e già famoso Napoleone di ventisei anni, per fare un esempio, avrebbe potuto benissimo incontrare un maturo e famosissimo Casanova di settanta. Magari, chissà, si sarebbero anche capiti.
Napoleone Bonaparte e il suo seguito saranno interpretati dai membri della Petite Armée dell’Isola d’Elba. Giacomo Casanova sarà fatto rivivere da Luca Colo de Fero Colferai, Priore della Compagnia de Calza «I Antichi», suo fratello gemello monozigota Giacomino da Bob R. White, la mamma dei Casanova, la celebre attrice Zanetta Farussi, da Cleonice Silvestri.
L’attore e musicista Marino Sartori darà vita al personaggio del vecchio attore goldoniano e al Maestro di minuetto, mentre Carla Mingola sarà l’affascinante ballerina di samba di cui l’Imperatore si era invaghito, ed Enzo Bordin farà rivivere la curiosa figura del chiromante francese Casimir D’Arpentigny che inventò la lettura dei segni della mano e servì l’esercito francese sotto Napoleone.
La parte musicale di stampo classico della serata, con musiche francesi e veneziane dell’Ottocento, verrà assicurata dal pianista del Gran Teatro La Fenice di Venezia, il Maestro berlinese Lucas Karl Christ, e dal Trio d’Archi al femminile Serenissime Dame del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia: Marta Traversi alla viola, Germana Pinarello al violino, Giulia D’Elia al violoncello.
Per la parte dedicata alla musica leggera, nel grande ballo che concluderà la serata in allegria, si esibiranno invece, in un repertorio di ballabili che spazia dai mitici anni Sessanta fino agli anni Duemila, il tastierista e cantante Marney Taylor, e il percussionista Bob R. White.
Accompagneranno la cena di gala, preparata sulla base di antiche ricette napoleoniche, e illustrata dal Preside dell’Ateneo della Cucina, i nobili prosecchi veneti dell’azienda Bottega, vignaioli e maestri distillatori di Bibano di Godega di Sant’Urbano (Treviso), partner storico de «I Antichi».
La Direzione Artistica dell’evento è di Roberto Bianchin e Luca Colferai. La Direzione Musicale è di Marino Sartori. ★