Stupidi

O sono stupidi i Maya o sono stupidi i banchieri della Banca Mondiale. Non lo so. Io, per la verità, nella mia vita non ho mai conosciuto un Signor Maya, e nemmeno un Signor Banchiere Banca Mondiale.

Non so nemmeno come sono fatti. Se sono uguali a noi o se assomigliano a quelli che un raffinato narratore come Dino Tonon una volta definì marzieni. Quindi non saprei bene dire. Anche se un’ideuzza, per quanto piccola, l’avrei.

Comunque il punto è un altro. È che proprio mentre mi stavo preparando alla fine del mondo, che i Maya hanno previsto tra poche settimane, il 21 dicembre, giusto il giorno del compleanno del mio Gemellone guarda un po’ (e non so se lui sarà molto contento), e quindi per attrezzarmi all’evento e al trapasso stavo facendo l’inventario di tutte le mie proprietà, dai dischi a 45 giri di Little Tony alle raccolte di figurine Liebig, impartendo al riguardo le dovute disposizioni testamentarie (aspetta che mi tocco lo stesso, che non si sa mai), ebbene mentre ero tutto preso e indaffarato in queste incombenze, ecco che ti arrivano a sorpresa e a spron battuto, senza neanche un minimo di preavviso, un avvertimento, che so, una telefonata, un telegramma, quei Signori della Banca Mondiale (ma che facce avranno quelli della Banca Mondiale?), e ti scombussolano tutti i piani. Sissignore, tutti i piani.

Perché annunciano, senza neanche un minimo di pudore, che il gennaio del 2100 (sì sì, avete letto benissimo, duemila e cento!) sarà caldo come agosto. Ma porca zoccola! Ma fanno apposta? Ma non si sono parlati coi Maya prima di avventurarsi in quest’altra delirante profezia? Com’è possibile che fra 88 anni farà caldissimo se il mondo finirà tra un mese? Ma chi volete prendere in giro? E insomma: come fai a prevedere il tempo che farà in un mondo che sarà già finito da un bel pezzo?

Senza contare che resta misterioso il motivo per cui quei Signori della Banca Mondiale (ma chi saranno veramente?), invece di dedicarsi ai loro conti, che tra parentesi ce ne sarebbe un gran bisogno, si occupano del tempo che fa. Mah. E non solo: come novelli Bernacca, ti spiegano che le piogge caleranno nientemeno che dell’80 per cento, e che il livello dei mari crescerà fino a un metro, mettendo a rischio la sopravvivenza di Manhattan e di Mumbai, non parliamo di Venezia. Ma chi glielo ha detto? Qualche Maya ubriaco?

Per fortuna ho la sensazione che nel 2100 avrò altro da fare, e quindi non potrò verificare sul campo se la profezia degli scienziati della Banca Mondiale (scienziati?) sarà o meno esatta. Ma vi assicuro che se per caso dovesse rivelarsi errata anche la profezia dei Maya, e il mondo non dovesse finire il mese prossimo, e il 22 dicembre noi saremo ancora qui a ridere di loro, beh, in questo caso farò di tutto per restare fino al 2100. Voglio proprio godermela l’estate in gennaio. Qualora invece dovesse nevicare, ci divertiremo egualmente: a prendere a palle di neve gli scienziati della Banca Mondiale. Saranno riconoscibilissimi, vestiti da pupazzi di neve nei parchi pubblici. ★

Stupidi