Sull’autoritratto di Tiziano

Prova d’abilità del vecchio artista

Un piccolo disegno di Tiziano con una lunga storia è stato inaugurato a fine marzo al Museo Correr. Singolare perché nasce come opera a sé stante e non come schizzo preparatorio per un’opera di diverse dimensioni. Siamo andati a vederlo da vicino.

VENEZIA — Ritrovato e attribuito a Tiziano (Pieve di Cadore, 1495- Venezia 1576) da autorevoli studiosi tra cui Luba Freedman (e Jack Cotton professor di Architettura e Belle Arti alla facoltà di Storia dell’Arte) e David Rosand, il disegno è esposto in prestito da una collezione privata statunitense. Eseguito in gessetto nero su carta avorio misura 120x99 mm; il marchio del collezionista sull’angolo in basso a destra non è stato identificato (leone rampante che sormonta le iniziali CP) e non esiste altro disegno cinquecentesco con lo stesso marchio.

L’opera raffinata ed eseguita come fosse un altorilievo viene mostrata a Luba Freedman nel 2005 in quanto esperta di Tiziano e la professoressa ne riconosce la paternità.

Anche il supporto è curato e tagliato appositamente. Tiziano si rappresenta con una sopravveste adorna di pelliccia, il collo triangolare copre la spalla completamente. L’aderente berretto e il colletto della camicia sono lavorati molto più che gli altri indumenti.

Il formato ridotto trova la sua giustificazione in quanto opera che viene inviata come omaggio personale dell’artista ad Antonio Perez (1538-1611) segretario di stato di Castiglia dal 1567-1579 il cui padre Gonzalo era stato segretario del principe Filippo.

Tiziano decide nel 1575 di inviare il disegno del suo autoritratto al potente segretario sia per dimostrare che le sue capacità visive e manuali erano ancora ottime, nonostante la veneranda età e contrariamente a quel che si vociferava.

Il maestro rinuncia a proporsi di trequarti come consuetudine per non mostrarsi rivolto direttamente al sovrano qualora il disegno fosse stato mostrato a Sua Maestà. Tiziano era consapevole che il profilo mostrava una condizione di vassallaggio nei confronti del proprio signore.

Il disegno quindi fu un sofisticato dono del maestro ad una persona speciale che, oltre ad essere un personaggio influente alla corte di Filippo II, era anche un intenditore d’arte e un sostenitore delle giuste rivendicazioni economiche di Tiziano . Il disegno mostrato al re poteva rinfrescargli la memoria sui crediti dell’artista che aveva lavorato ben ventitré anni presso la corte spagnola.

Una giornata di studio aperta al pubblico verrà tenuta a giugno (data da definirsi) per un ulteriore dibattito ed approfondimento nel campo della produzione grafica tizianesca. ★

Tiziano, un autoritratto
Problemi di autografia nella grafica tizianesca
Museo Correr
29 marzo- 15 giugno 2014

TIZIANO VECELLIO (Pieve di Cadore, 1495 ca. - Venezia 1576)…

Sull'autoritratto di Tiziano