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Le pagelle del Festival di Montecarlo

Come ogni anno Il Ridotto, l’unica rivista con le pagelle, dà i voti agli artisti in gara al Festival del circo di Montecarlo, giunto alla 42° edizione. Sono pagelle d’autore firmate da uno dei più autorevoli critici circensi, che talvolta coincidono con le valutazioni espresse dalla giuria di esperti internazionali, e talvolta invece discordano. Si basano su parametri di valutazione che prendono in esame diversi aspetti dello spettacolo, come presentazione dei numeri, regia, coreografia, difficoltà tecnica, musiche, costumi. Molti i numeri eccellenti. Ma anche, a sorpresa, qualche bocciatura.

CLOWN D’ORO

Joseph e Merrylu Richter : un pas de deux sensazionale, uno dei migliori della storia del circo. Voto: 10

Troupe Acrobatica di Shanghai: piramidi umane con equilibri ai limiti dell’impossibile. Voto: 9

CLOWN D’ARGENTO

Duo Ballance : potentissimo ed elegante il mano a mano degli ex campioni rumeni di ginnastica artistica Constantin Ciabotaru e Dan Taziaunu. Meritava l’oro. Voto: 8,5

Duo Stauberti: brutti da vedere, costumi orribili, pessima musica. Ma esercizi difficilissimi alla pertica. Voto: 7

Sergey Prosvirnin: batteria e claquettes non sono propriamente arnesi da clown. Una piacevole sorpresa. Voto: 7

CLOWN DI BRONZO

The Heroes: senza pecche ma poche emozioni per questi trapezisti russi del circo Nikulin di Mosca, diretti da Stanislav Bogdanov. Voto: 7

Troupe Acrobatica della Mongolia: brave sono brave le sette ragazzine, ma piattini e monocicli, leziosi, e quei costumini e musichette, hanno stancato. Voto: 6

Troupe Vavilov: originali e innovativi, questi acrobati russi alla piattaforma aerea che arrivano dal Rosgocirk diretto da Dimitry Ivanov. Voto: 7,5

Michael Ferreri: è uno splendido giocoliere, pulito e velocissimo, questo spagnolo di appena ventuno anni. Meritava l’argento. Voto: 8

Duo 2 – Zen – O: vale a dire Jonathan Morin e Marie Eve Bisson alla doppia ruota aerea. Numero elegante, molto contemporaneo. Voto: 6,5

ALTRI NUMERI

Carmen Zander: il numero non è granché, lei è inguardabile, mise da spogliarellista e mossettine da cabaret. Ma la complicità con le sue tigri è uno spot formidabile a favore del circo con gli animali. Voto: 8

Andrei Jigalov: clown modernissimo, surreale, sgangherato, senza un filo di trucco. Aveva già vinto un argento nel 2003. Troppo ardua la scalata all’oro. Voto: 8

Yang Huang: straordinaria equilibrista al filo molle, in un numero audacissimo. Inspiegabilmente dimenticata dalla giuria. Voto: 8

Scott e Muriel: sempre piacevole, ma sempre uguale negli anni, la magia comica dell’americano Scott Nelson e dell’olandese Muriel Brugman. Voto: 6

The Astronauts: ripresa di un celebre numero del dopoguerra, tre acrobati su un semaforo gigante, non convince. Di effetto ma lento e prevedibile. Voto: 6,5

Leo e Ursula: lei è italiana, Ursula Rossi, di famiglia circense. Lui è portoghese. Buon numero sui pattini. Voto: 6

Duo Markov: numero pieno di grazia, e qualche difficoltà, questo dei russi Anton Markov e Svetlana Markova alla pertica aerea. Voto: 6,5

Nicolai Kuntz: spericolato (anche se con giudizio) questo giovane artista al trapezio singolo. Buona scuola ma nessuna idea nuova. Voto: 6

Eugeniy Komisarenko: numero vecchio, senz’arte né parte, con cani barboncini orribilmente tosati. Voto: 5

Duo Miracle: si tratterebbe di due contorsionisti ucraini. La loro spettrale magrezza impedisce di concentrarsi sul numero, peraltro modesto. Voto: 5

Saly Brothers: insopportabile numeraccio con le bolas. Da circhetto di periferia. Voto: 5

Saulo Sarmiento: inutile numero in stile Soleil al palo aereo. Voto: 5

Chu Chuan-Ho: il diablo (cosa c’entra con il circo?) è ancora più insopportabile delle bolas. Voto: 5

Troupe de Nizhny Tagil: numero bruttissimo, vecchissimo e inutile (come abiti e musiche) di saltatori alla corda. A loro il Clown di Latta per il numero peggiore del Festival. Voto: 4

Troupe Bingo: è migliorato molto il gruppo di Iryna German, ospite fisso al Festival. Belli i quadri di insieme, come il balletto aereo di Maryna ed Esmira. In più portano brio e allegria. Voto: 7

Clowns en Folie: Loretta, Rossano, Pascalou, Juanito, Filipo, Mathias, Tieno, Carlos, Nono, Benoit, Mimi e Lolo. Ospiti fissi, anche loro. Da sempre. Eterni e imprescindibili. Grazie di esistere. Voto: 8

Orchestra Reto Parolari: un altro punto fermo del Festival. Incisiva, perfetta, sempre puntuale. Bisognerebbe vietare agli artisti l’uso delle basi. Voto: 7

Petit Gougou (Monsieur Loyal): ci siamo stancati da affibiargli di anno in anno voti sempre più bassi. Ma portarlo alla sufficienza è francamente un’impresa. Voto: 4,5

Enrico Caroli, Daris Huesca, Alberto Caroli: in cabina di regia sanno il fatto loro. Le solite lungaggini (quattro ore e mezza di spettacolo sono troppe anche per degli appassionati), non dipendono dalla loro abilità. Voto: 7

Comitato Organizzatore: sempre ai massimi livelli di qualità. Voto: 9

www.montecarlofestival.mc

Carmen Zander (tutte le foto di questo servizio sono della…

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