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teatri

Arno Huibers vola

tra Chaplin e Keaton

Il suo nuovo spettacolo in scena ad Eindhoven

Antonio Giarola

Un poetico omaggio del celebre artista olandese ai grandi clown della storia, che festeggia così in teatro i suoi quarant’anni di attività di mimo e clown. Racconta lo spettacolo per «Il Ridotto», il noto regista italiano Antonio Giarola, che proprio con Arno Huibers all’inizio degli anni Ottanta aveva dato vita in Italia al primo esperimento di circo-teatro, il Clown Circus. Arno Huibers sarà in Italia in luglio. 

Antonio Giarola e Arno Huibers al Clown Circus nei primi anni '80
Arno Huibers
Antonio Giarola (a sinistra) e Arno Huibers al Clown Circus negli anni '80

EINDHOVEN (Olanda) — La frequentazione artistica con Arno Huibers risale ai primi anni ’80 quando gli chiesi di essere  il fil rouge poetico del mio spettacolo “Il circo, una festa” con il Clown’s Circus di Giancarlo Cavedo, considerato il primo esperimento di circo-teatro in Italia. Da allora, in quarant’anni di attività, Arno ha esplorato il mondo della clownerie in lungo e in largo partendo da esperienze circensi classiche per poi approdare al circo teatro, alla danza giapponese butoh, al video-teatro sperimentale, non trascurando la clown-terapia con il suo amico Patch Adams, divenuta centrale in tutto il suo lavoro.

Quest’anno ha voluto celebrare il giubileo dell’attività di mimo-clown nel suo teatro privato di Eindhoven, con una creazione complessa e a mio avviso anche molto delicata, concepita durante il periodo di chiusura per la pandemia da coronavirus: interpretare alcuni dei personaggi clowneschi più simbolici nell’ambito della sua attività artistica. Ciò non per l’influenza estetica che possono aver avuto sulle sue creazioni, quanto piuttosto per rendere omaggio alla loro grandezza ed unicità, attraverso una sua personale chiave di lettura.

Credo non sia stato facile costruire uno spettacolo partendo da questi presupposti, soprattutto quando Arno, con un’esperienza attoriale importante sulle spalle e la creazione di decine di spettacoli che ha portato in tutta Europa, ha costruito un proprio repertorio poliforme con una estetica costante in alcuni elementi focali (luci, maschere, strumenti musicali) che sono divenute nel tempo le note che caratterizzano i suoi lavori.

Queste sono le basi su cui ha voluto innestare il proprio “omaggio al clown” ma contestualizzandolo nel territorio della sua Arte (ogni riferimento alla Commedia dell’Arte è assolutamente voluto) e della sua visione poetica. Si è trattato dunque di un lavoro non facile e che mi ha incuriosito perché ritengo piuttosto impervio il territorio dell’imitazione senza cadere in una facile retorica. Invece Arno, con l’aiuto del regista Geert Niland e del supporto tecnico di Rob Bügel è riuscito a muoversi elegantemente all’interno della propria estetica disegnando in punta di pennello uno spettacolo molto interessante e ricco di proiezioni, luci ed anche qualche effetto speciale. Ma è soprattutto il modo in cui sono stati concatenati gli interventi a rendere l’insieme omogeneo seppur nella grande diversità dei personaggi.

Il regista in particolare ha dosato sapientemente gli effetti video e all’inizio fonde in un surreale e spassoso live, un Chaplin-Arno alle immagini cinematografiche di Charlie Chaplin e Buster Keaton in una delle celebri scene del film “Luci della ribalta”. Mentre in modo completamente diverso vengono declinati Rowan Atkinson (il celeberrimo Mr. Bean) che non appare mai e che pure vive nei gesti di Arno e nella sua esecuzione musicale con una batteria immaginaria; e il clown russo Slava Polunin che invece si muove in scena visivamente e poeticamente nell’interpretazione di Arno che ne fa rivivere un dialogo immaginario con una luna di pezza appesa in cielo.

Se sin qui lo spettacolo ha caratterizzato elegantemente gli artisti di cui si è detto è nel finale che avviene un crescendo che contiene ed amplifica alcuni dei momenti più belli di quarant’anni di repertorio di Arno, soprattutto in riferimento all’uso della luce come partner poetico immaginario ma vivo e che ha in questo spettacolo una vera e propria apoteosi. Arno Huibers sarà in Italia il 2 e 3 luglio al Teatro Salieri di Legnago (Verona).

www.arnohuibers.nl

 

 

Maggio 2022
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