Circhi

Roberto Bianchin

Torna la moda dei circhi sull’acqua. Ben due produzioni in contemporanea a Milano, e con un buon successo di pubblico. Il Circo Gravity di Larry Rossante e il Circo sull’Acqua di Tyler Martini. Idee originali, con artisti di spicco come Crazy Wilson, Willie Colombaioni, Silke Pan, Davide De Masi. Una nuova concezione dello show che strizza l’occhiolino al teatro e al varietà. E rigorosamente, ambedue senza animali. In compenso è consentito l’ingresso ai cani. E in una caravan d’epoca si potrà anche dormire. 

Storie

Presentata all’Università degli Studi di Milano una ricerca condotta dallo storico Flavio Michi sui cinquant’anni del Festival Internazionale del Circo di Montecarlo. Le statistiche su artisti, premi e Paesi. Con molte sorprese (positive per l’Italia) e alcune curiosità, come la presenza dell’unico avvoltoio fra i tremila animali che sono scesi in pista nelle varie edizioni. Le giornate di studio sulle arti circensi condotte dallo storico del circo (nonché nipote di Moira Orfei), professor Alessandro Serena.

Appuntamenti

Roberto Bianchin

Da mezzo secolo alcune centinaia di appassionati si ritrovano nel Club Amici del Circo (Cadec) che sostiene lo sviluppo della cultura del più antico spettacolo del mondo. Il racconto dell’ultimo raduno presso l’Accademia di Arti Circensi del Piccolo Circo dei Sogni di Peschiera Borromeo fondata da una celebrità del circo come Paride Orfei. Gli interventi del Presidente del Cadec Francesco Mocellin e dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni. Nel 2024 un Festival e un parco botanico dedicati alla leggendaria figura di Nando Orfei.

Attualità

Tanto rumore per nulla per la «fuga» di Kimba dal circo. E mille inesattezze. A cominciare dalla sua età (non è affatto «anziano»), per finire con il suo sogno ricorrente, «per tutta la vita», di «tornare nella Savana». Peccato che nella savana (con la «s» minuscola), il leone Kimba non ci sia mai stato. E nemmeno ci sia nato. Così come i suoi genitori e perfino i suoi nonni. E’ da mezzo secolo che un trattato internazionale, cui ha aderito anche l’Italia, impedisce l’importazione di animali esotici (tra cui belve feroci, ovviamente). Informarsi prima di scrivere panzane, grazie.   

Dall'Archivio de Il Ridotto

Il Lunedì

Roberto Bianchin

Non è rimasto più nulla dell’immaginario Paese di Padania nato dalla sfrenata fantasia dell’Umbertone Bossi. Né dei suoi riti celtici, né delle sue stravaganti abitudini, né delle sue voglie di federalismo, secessione, indipendenza e quant’altro, con cui per anni ci hanno fracassato i sentimenti. Tutto dimenticato, buttato nel bidone delle immondizie. E sembra non importargliene più nulla nemmeno a quei leghisti che ci credevano davvero. Nostalgie? Nessuna. La Lega di oggi provoca lo stesso sentimento. Ribrezzo.

sprofondo nord

Paolo Fiorindo

Durante alcuni escavi per restauri in una fortezza veneziana, forse a Famagosta, venne rinvenuto un antico deposito con dei generi alimentari abbandonati ancora durante gli assalti del Turco. Tra i quali alcuni pacchi di gallette perfettamente conservati. Dicono che qualcuno ne abbia addentata una e l’abbia trovata perfettamente conservata e commestibile, dopo quasi cinque secoli. Le gallette, dette talora biscotti di mare, sono come dei cracker: dei biscotti fatti di farina, acqua e talvolta sale. Era il cibo non deperibile per i lunghi viaggi, per mare o nella campagne militari. Praticamente a Famagosta era stato trovato del pane vecchio, del semplice pane vecchio.

Saggi

Brenno Ambrosini

Liszt applicò durante la seconda parte della sua vita una operazione di sintesi prima, e dopo di astrazione di idee, concetti, principî di cui si era imbevuto ai tempi della sua formazione fin dagli anni dell’infanzia, digeriti nel periodo parigino della adolescenza e gioventù, ed applicati e moltiplicati nella maturità, attraverso e grazie alle sue nozze con la massoneria. Negli ultimi anni rimane l’essenza e l’essenzialità, il concetto in sé, l’ideale sublimato, e concentrato, del Liszt giovane. Non è per niente rischioso affermare che ciò che rimane è l’essenza della idea massonica.

Mostre

Roberto Bianchin

Una mostra raffinata e curiosa nella splendida cornice del Teatro Gerolamo di Milano. Cinquecento esemplari rarissimi, antichi e preziosi, provenienti da collezionisti privati, illustrano un pezzo di storia del nostro Paese tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento. Con qualche sorpresa, come la dedica firmata da Gabriele D’Annunzio su una scatola di biscotti Saiwa, ed altre dedicate al re, al papa e al duce.

Fogli Parlanti

Roberto Bianchin

Sarà colpa dell’epidemia ma il nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala tra i suoi obiettivi strategici ha quelli di fare un teatro green per famiglie. Spettacoli migliori, no?