Storie

Luca Alfonsi

Troppi calciatori stranieri (343, il 62 per cento del totale) nel massimo campionato italiano di calcio. Un affare per le società che li comperano per pochi denari sperando di rivenderli a caro prezzo. Ma un problema per la crescita del calcio italiano perché tolgono pane e aria ai giovani talenti e svuotano la Nazionale che non per caso è stata esclusa dalle ultime due edizioni dei mondiali. 28 casi di squadre italiane che hanno schierato undici giocatori stranieri. Ultima vergogna, il Milan. Ma il primato spetta all’Udinese.

Circhi

Roberto Bianchin

Trentamila spettatori in una settimana al festival del circo diretto da Genìs Matabosch, che si conferma uno dei migliori del pianeta. In un’edizione, l’undicesima, di altissimo livello, che presenta solo numeri mai visti in Europa, arrivano all’oro due numeri di volanti: le stupefacenti cinghie aeree del Duo Disar dall’Uzbekistan, e gli straordinari trapezisti messicani Caballero, capaci di infilare il quadruplo salto mortale come bere un bicchier d’acqua, con tre diversi artisti della troupe. Tra i motivi del successo, l’altissima qualità dei numeri proposti, la velocità dello spettacolo, una regia perfetta, un’orchestra potente e una conduzione impeccabile.       

Circhi

Michele Casale

Per scelta o per necessità, anche i circhi italiani cominciano a capire che è ora di cambiare. Con o senza animali. Di evolversi. E di migliorare spettacoli spesso mediocri. Il caso (positivo) del Circus Atmosphere di Franco Vassallo. Uno spettacolo diverso che tenta, pur con qualche inciampo, di battere strade nuove, dove gli animali sono sostituiti da ologrammi, seguendo una nuova moda (discutibile, che non aggiunge molto allo spettacolo), dettata dal celebre circo tedesco Roncalli di quel geniale innovatore che è stato Bernhard Paul.    

immaginari

Armando Talas

Prima vennero i teatri, nelle cui eleganti platee d’Europa si esibivano anche i cavalli in competizioni di alta scuola. Poi gli spettacoli di arti circensi cominciarono a viaggiare per il mondo, sotto chapiteaux sempre più grandi. Quindi vennero le piazze, le strade, gli auditorium, i palasport e persino i palazzi. E’ variopinta e mutevole, quanto affascinante, la geografia degli spettacoli circensi. Il critico circense Armando Talas, una delle penne più acuminate di Circus News, analizza il fenomeno in questo articolo per Il Ridotto, prendendo lo spunto dal convegno «Fra circo e teatro» che si è tenuto al Teatro Gerolamo di Milano nell’ambito dell’evento «CircoTeatro Ambrosiano» ideato da Roberto Bianchin e Paride Orfei.  

letture

Roberto Bianchin

Paride Orfei, celebre artista di circo, appartenente a una dinastia che ha segnato la storia dello spettacolo italiano, ha scritto un libro, intitolato semplicemente «Storie» (curato da Sandro Ravagnani, edizioni Circo dei Sogni, disponibile su Amazon), ricco di fotografie rare, in cui si racconta e parla della sua famiglia, rivelando per la prima volta aneddoti e particolari inediti. Dagli elefanti ai cavalli all’avventura della scuola di circo. Accompagna il libro un nuovo disco dallo stesso titolo (Paride è anche musicista e cantante), pubblicato da World Business Entertainment. Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, la prefazione al volume scritta da Roberto Bianchin.

Dall'Archivio de Il Ridotto

Visioni

Ernest McOliver

Dante, un giovane commesso di un mini-market, va a lavorare durante il suo giorno di riposo, costretto dal capo… cosa potrà mai succedere?

Il Venerdì

Andrea Silvestri

Il simposio, come che diceva il Leopardi, è di molto migliore che il convivio: nel primo si beve insieme, nel secondo si mangia. Ora, dato sì che i greci erano inclini ed avvezzi alla filosofia: preferivano il primo. Che, come quasi tutti possono aver sperimentato personalmente, riesce difficile di argomentare pensieri masticando e deglutendo; mentre altresì invece il bere aiuta tantissimo a sbrigliare il pensiero.

Il Venerdì

Andrea Silvestri

A Venezia sono tornate le merde. Non in senso metaforico o allegorico, simbolico, o traslato, oppure addirittura emblematico. Che invece infatti e peraltro molte di queste figurativamente parlando (come che dice Genny, ovvero Gennaro Esposito, eccolo qua) non sono mai andate via.

Circhi

Ilaria Boscolo

«Al Salieri Circus si sarebbe trovata come a casa». Per ciò Antonio Giarola, regista e ideatore del nuovo e innovativo festival circense, ha dedicato la rassegna ad Alessandra Galante Garrone, pioniera del circo contemporaneo in Italia.

 

persone

Roberto Bianchin

Gran finale della rassegna Incroci di Civiltà ideata dall’Università veneziana di Ca’ Foscari e diretta da Flavio Gregori con un omaggio al regista Maurizio Scaparro. Maria Ida Biggi, storica del teatro, ha tracciato un affresco dell’attività della Biennale Teatro, il professor Piermario Vescovo, che è stato attore, ha rievocato il clima di quegli anni. Tra gli interventi del pubblico, il Priore de I Antichi, Luca Colferai, ha proposto l’abolizione del Carnevale attuale per sostituirlo con il Carnevale del Teatro. Pubblichiamo l’intervento del giornalista, scrittore e teatrante Roberto Bianchin.