Tra gossip e politica, lacrime e avanspettacolo, commedia all'italiana e sceneggiata napoletana, sdegno e improperi, minacce e ricatti, cene e vacanze, sole e mare, impepate di cozze e camere da letto, Pompei e Polignano, crisi di governo e dimissioni. Grazie per averci fatto divertire.
Dall'Archivio de Il Ridotto
Importanti appuntamenti nella seconda parte del Festival Luigi Nono 2021, dedicato dalla fondazione omonima al grande compositore veneziano del Novecento (Venezia 1924 – 1990) ed in particolare, in questa quarta edizione, ai suoi maestri e alle origini della sua arte. È un’edizione particolare perché, per la prima volta, annovera appuntamenti organizzati con altri prestigiosi enti culturali cittadini, in una rete sempre più ampia ed efficace, anche fuori dalla Giudecca.
Dialogo immaginario (ma mica poi tanto) tra uno scettico e un virus. Dalla vendetta cinese al complotto internazionale alla punizione inflitta da un qualche dio minore. E fino al fanatismo islamico, passando attraverso l’estate che non lo ha ucciso, l’influenza che è sorella del Covid, e l’essere miracolosamente resuscitato dopo essere stato dichiarato clinicamente morto. Il disprezzo (presunto) per gli anziani, e l’occhio di riguardo (anch’esso presunto) verso le popolazioni africane. Décryptage di un pensiero difficile.
La fenomenologia tricologica del potere è in fibrillazione dopo la sonora inaspettata sconfitta elettorale del giunonico Plantigrado Biondo e della schiera dei suoi Titani: il Biondone non è più Biondo ma Cinereo e a Rodolfo gli si scioglie tutta la tinta come al professor compositor Gustav von Aschenbach morente sulla sdraio del des Bains (per i lidensi dèbeng) nell’estasi della pederastia e del colera.
Un cieco viene a Venezia accompagnato di una donna che lo ama e che cerca di farle immaginare, vedere la città. La compagna del cieco cerca di descrivere la città non solo attraverso le immagini, ma anche attraverso la sinestesia: l’unione di vari sensi, in un percorso di suoni, odori, rumori, sensazioni tattili.
Per far vivere il teatro anche quando il teatro è forzatamente chiuso, il direttore artistico del circuito teatrale Arteven, Giancarlo Charli Marinelli, ha avuto l’idea di portare in radio i romanzi d’autore con i più bei nomi della letteratura veneta, le migliori compagnie teatrali e i musicisti più dotati. Un ventaglio di proposte d’autore che spazia da Berto a Buzzati, da Comisso a Meneghello, da Parise a Piovene. È anche un modo per riscoprire capolavori talvolta dimenticati.