Venezia a Varsavia: tra sogno, storia, amore e fantasia
Chiudo gli occhi in un tiepido pomeriggio varsaviano disteso sull’erba all’ombra delle mura del Barbacane. Wera mi ha lasciato qui per andare ad un colloquio di lavoro. Dovrei studiare gli appunti sulla storia di questa fortezza rinascimentale resa obsoleta dopo pochi anni dalla rapida evoluzione dell’artiglieria. Ma qui all’ombra si sta bene, c’è un filo d’aria fresca, gli appunti possono aspettare, tanto mica si muove da qui il Barbacane.