Lo Sputink

Killer sarà lei

Strani effetti collaterali della curiosa disputa tra i due uomini più potenti della terra. Tra anatemi e macumbe, micidiali grappe fatte in casa, e stracotti di soriano. E la ricerca segreta, in un misterioso laboratorio siberiano ereditato dal vecchio Kgb, fra tigri e orsi bianchi, del vaccino più potente di ogni veleno: lo Sputink.

JBidenPutin (ilridotto.info).

COSMOPOLI – Sarebbe esilarante la disputa tra i due uomini più potenti della terra, quello che guida indiani e cow boys degli Stati Uniti di America e quello che dirige compagne e compagni della ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Lo sarebbe se non rievocasse climi perduti da guerra fredda e non lasciasse trasparire alcune inquietudini, potenzialmente pericolose, dal fondo del boccale di bourbon e della fiasca di vodka.

Che lo Zar Putin possa essere un killer, come detto incautamente da Joe Banana Biden, si può anche supporlo. Lo suggeriscono il suo sguardo da cobra, il suo passato alla guida del più spietato dei servizi segreti, il temutissimo Kgb, alcuni episodietti recenti e molto poco edificanti, oltre alla sua scarsa propensione al rispetto dei diritti umani, della libertà di opinione e della democrazia in generale.

Ma queste sono chiacchiere. Da osteria o da salotto, come preferite. Sul killer Putin vi sono solo sospetti (molti) e dicerie (moltissime). Nessuna vera prova. Nessuna condanna da parte di nessun tribunale (e probabilmente non ve ne saranno neanche mai). Cosa che avrebbe dovuto indurre il mite Joe a una maggior prudenza. Si può anche comprendere l’irritazione del Banana per le supposte (pardon, ipotizzate) ingerenze dello Zar nella campagna elettorale americana nel tentativo di favorire Trump sputtanando suo figlio (suo di Biden, non di Trump), che pure un po’ discolo dev’essere. Ma il Presidente del più grande Paese del mondo non può permettersi di rivolgersi in quel modo al Presidente (pure discusso e discutibile) di un altro grande Paese del mondo. Primo perché non è carino né educato, secondo perché le conseguenze potrebbero essere molto poco piacevoli.

Killer sarà lei, la risposta – fanciullesca (specchio specchio, chi lo dice sa di esserlo) — di Putin (per ora). Seguita però da una battuta curiosa, decisamente fuori luogo nella circostanza, come quell’augurio di “buona salute”, che mette i brividi addosso. Fossi nei panni di Biden mi toccherei ben bene. Ma non solo. Ricorrerei anche a tutti gli scongiuri possibili e immaginabili che conosco, e anche a quelli che non conosco. Putin infatti dev’essere stato istruito a dovere, ancora in tenera età, da una centenaria macumbera bantu comperata come schiava al mercato di Bahia e deportata in Siberia in un centro specializzato in intelligence. Non a caso, il giorno dopo il perfido anatema di “buona salute”, il vecchio Joe Banana è miseramente caduto, per ben due volte, rischiando di farsi male davvero, sulla scaletta dell’aereo. Era solo il primo tentativo del macumbero russo. Il prossimo andrà meglio (o peggio, dipende dai punti di vista).

Non fosse sufficiente, lo Zar sta preparando la soluzione finale: l’arma decisiva, quella per cui è più portato: il veleno. Nei laboratori del vecchio Kgb (mai smantellati a dispetto delle credenze, foderati da pelli di orso bianco e protetti da tigri siberiane), stanno lavorando come forsennati, frustati al ritmo dei cori dell’Armata Rossa, al vaccino anti-Biden: lo Sputink, dal vero nome dello Zar, Miro Putìn, originario del paese di Costabissara nel vicentino, dove sono espertissimi in intrugli, come la micidiale sgnapa fatta in casa con l’alambicco nel luamaro, che ha effetti collaterali perniciosissimi ma è utilissima nel processo digestivo di stracotti di soriano, bacalà in tecia e bigoli in salsa.

Pensare che metteva i brividi l’idea che fosse nelle mani del plantigrado biondo, prima che in quelle di Joe Banana, la leggendaria valigetta col bottone rosso (ma esisterà davvero?) che se lo struchi scoppiano tutte le bombe del mondo, atomiche, chimiche, nucleari, batteriologiche, botti petardi e castagnole. Non c’è mai un attimo di tranquillità. Buona salute, Old Joe. Stai sereno.

 

LA PAGELLA

Joseph Robinette Biden Jr (Joe Banana). Voto: 5

Vladimir Vladimirovic Putin (Miro Putìn). Voto: 5 (inteso come killer, per il fallimento dell’operazione Naval’nyj).

Macumba. Voto: 7

Cori dell’Armata Rossa. Voto: 8

Costabissara. Voto: 7,5

Sgnapa fatta in casa. Voto: 8

Baccalà in tecia, Bigoli in salsa. Voto: 8

Stracotto di soriano. Voto: 4

Sputink. Voto: ng (per ora)

Lo Sputink