Les folies
trottinettes

Come non bastassero quei mentecatti dei gilet gialli che si divertono a mettere a ferro e a fuoco la città tutti i sabati che il padreterno bontà sua manda in terra (mentecatti per la loro becera, stupida e inutile violenza, s’intende, mica per le ragioni della protesta che sono legittime quando si esprimono civilmente), la vecchia incerta e traballante Parigi è tormentata, di questi tempi assai difficili, da un’altra vena di lucida follia: les folies trottinettes. Che sono stupide e pericolose almeno altrettanto. Cosa sono? Trottinette, nella dolce lingua francese, è una parolina graziosa che significa monopattino.

Sì, proprio quel vecchio giocattolo per bambini da tempo passato di moda. Ora, inspiegabilmente, lo è tornato, di moda. E lo usano gli adulti, non più i bambini, pensate un po’, perché qualcuno ha avuto la bella pensata di infilarci dentro un motorino elettrico che lo fa correre fino alla bella velocità di trenta chilometri orari.

Così il monopattino elettrico, la trottinette électrique, che arriva a costare anche una bella cifretta (1.590 euro, in saldo, l’elegante modello Speedway), è diventato il mezzo di locomozione più trendy di Parigi 2019. Il gingillo più di moda. Il regalo più richiesto. L’oggetto del desiderio. Quello che mai più senza.

Hanno invaso la città les trottinettes. Ce ne sono dappertutto. Le usano tutti: giovani, giovanissimi, anziani, ragazzini, impiegati delle banche con le cartelle da lavoro, donne con le borse della spesa. Le trovi dappertutto. Puoi noleggiarle nei numerosissimi punti allestiti dal Comune, vicini a quelli delle biciclette, e lasciarle in strada, in qualunque posto, parcheggiate dove vuoi. Chiunque passi di lì può prenderle a sua volta, basta che fotografi col cellulare un codice barrato sul manubrio, e pagherà il noleggio col telefonino. Una meraviglia. E una comodità.

Questo in teoria. Perché se è vero –ed è vero- che le deliziose trottinettes sono divertenti, veloci, e ti portano in poco tempo da un punto all’altro della città saltando il traffico impazzito e le code spesso gigantesche, è anche vero che sono armi pericolosissime per l’incolumità pubblica. Se una trottinette ti viene addosso a trenta chilometri l’ora –e ti viene addosso, l’elenco degli incidenti e dei contusi per le strade, come delle cause conseguenti, è già lunghissimo- ti fa male e sono dolori.

Le trottinettes non si limitano infatti a scorrazzare per le strade (e magari sarebbe pericoloso per loro), o lungo le piste ciclabili, che sarebbe quello il loro posto, assieme alle bici che vanno anche più piano, ma scorrazzano impunemente sui marciapiedi –che in molti punti della città sono anche strettini- grazie a un bizzarro permesso concesso loro in questo senso dalla sindaca Anne Hidalgo in un momento, evidentemente, di gran confusione mentale.

Sì perché il risultato è che, guidate da giovanottini incoscienti e spericolati in vena di acrobazie urbane, o da isteriche e squilibrate vecchiette, o da maturi signorotti incapaci di tenere dritto un manubrio, sfrecciano a gran velocità accanto ai poveri e inermi pedoni, sfiorandoli, strapazzandoli, scontrandoli, abbattendoli, scompigliando nell’urto borse e pacchi, impigliandosi in sciarpe e cappotti.

Un disastro, insomma. Mi sa che la sindaca, anche di fronte alle crescenti proteste dei cittadini, dovrà presto rettificare il suo provvedimento, rispedendo le micidiali trottinettes (monopattino in francese è femminile), là dove non possano più nuocere.

LA PAGELLA

Trottinette électrique. Voto: 5
Anne Hidalgo. Voto : 4

Una trottinette sfreccia veloce per le vie di Parigi (fonte…

Les folies trottinettes