Roberto Bianchin

Scrittore, giornalista, musicista e artista di varietà, Roberto Bianchin è uno degli ultimi rarissimi esemplari di veneziani di laguna della prima metà del secolo scorso. Attualmente trascorre serenamente il suo tempo tra Venezia e Parigi. E’ Direttore Editoriale della rivista di attualità culturali «Il Ridotto» (www.ilridotto.info), e Presidente della casa editrice «I Antichi Editori» (www.iantichieditori.it). «Uno scrittore brillante prestato al giornalismo», lo definì Cesare De Michelis, Presidente della Marsilio, il suo primo editore. Di formazione classica, ha studiato letteratura contemporanea all’Università di Padova. Si occupa di arti circensi e teatro di strada.

Firma storica del quotidiano «La Repubblica» dove per venticinque anni è stato inviato speciale, ha lavorato trentaquattro anni nel quotidiano diretto da Eugenio Scalfari, che lo ha lanciato, dove è stato anche corrispondente, redattore e caposervizio. E’ stato opinionista dei quotidiani veneti del Gruppo Espresso. Per cinque anni ha tenuto una rubrica diventata di culto, «Punturine», sul quotidiano «La Nuova Venezia». Le migliori «Punturine», raccolte in due volumi, sono state pubblicate da «I Antichi Editori». Ha vinto il premio «Aurelio Piva» per il miglior cronista nel 1982 e nel 1996. Aveva iniziato la sua carriera giornalistica nel settimanale «Il Calcio Illustrato». E’ stato Direttore del mensile «Jesolo», Vice Direttore del mensile sportivo «Tackle», Capo cronista al quotidiano «Il Diario», colleboratore dei quotidiani «Avanti!», «Il Tirreno», e dell’agenzia Agi. Ha scritto per i periodici «L’Espresso», «Panorama», «Tempo», «Aut», «Martedì Sport», «Supercalcio», «Sporting Clubs», «Nord Est», «Veneto Sette», «7 Giorni Veneto». Ha collaborato ai programmi radiofonici della Rai. E’ stato Addetto Stampa del Comune di Venezia. Ha ricoperto la carica di Vice Presidente dell’Associazione Veneziana della Stampa ed è stato membro del Consiglio Direttivo del Sindacato Giornalisti del Veneto e Commissario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Scrive per la rivista «Circo» e per il sito «Circo.it».

Scoperto come scrittore da Gian Antonio Cibotto, ha pubblicato romanzi e racconti: «Ultima Turnè» (I Antichi Editori, 2019, anche in e-book), vincitore del Premio Gian Antonio Cibotto 2019 per la letteratura; «Il padrone delle nuvole» (I Antichi Editori, 2017, anche in e-book), vincitore del Premio Renato Dall’Ara 2018 per la letteratura; «Acqua Granda, il romanzo dell’alluvione», Premio «Locanda del Doge» 2019, che ha avuto tre edizioni (Marsilio 2016, Comune di Venezia 2006, Filippi 1996); «Il domatore di principesse» (I Antichi Editori, 2016, anche in e-book, vincitore del Premio «Locanda del Doge» 2018 per la letteratura); «Non ricordo più nulla» (I Antichi Editori, 2009, anche in e-book); «Il mistero della diga lunata» (Querini Stampalia, 2007); «Niente rumba stanotte» (Marsilio, 2002); «I palloncini di Mariasmeralda» (Studio Camuffo, 2002); «Albascura» (Marsilio,1998, vincitore del Premio dei Librai «Città di Padova» nel 1999 per la sezione letteratura, finalista nel 1999 al Premio Scerbanenco, al Premio Tuscania e al Premio Cervia).

Dal romanzo «Acqua Granda» è stata tratta l’opera lirica «Aquagranda», su libretto dello stesso autore, che ha inaugurato la stagione lirica 2016-2017 del Gran Teatro La Fenice di Venezia, e ha vinto il Premio Abbiati 2017, l’Oscar della lirica, in virtù dell’ «esito eccellente» dello spettacolo, che «con numerose e affollate repliche -recita la motivazione- ha rivelato la forte capacità di comunicazione civile e di coinvolgimento emotivo». «Acqua Granda» nel 2017 è diventata anche uno spettacolo di teatro-canzone, con lo stesso autore in scena affiancato dal cantautore Giovanni Dell’Olivo. In precedenza, è stata portata in scena da Roberto Citran, per la regia di Ketty Grunchi, e ha vinto il premio «Città Palcoscenico» per il teatro nel 2005, e il premio «Piccoli Palcoscenici» nel 2006 e nel 2017.

Ha pubblicato anche i saggi: «La Resa, cronache della resistibile caduta della Serenissima» (I Antichi Editori 2017 e-book, Filippi 1997), «Punturine 2 la vendetta» (I Antichi Editori, 2015, e-book), «Kociss, passione e morte dell’ultimo bandito veneziano» (Milieu Edizioni, 2013, anche in e-book), «Punturine, il meglio del meglio di una rubrica di culto» (I Antichi Editori, 2013, e-book). «La Resa» ha vinto il «Premio per la cultura veneta Carlo Goldoni» nel 1997 e nello stesso anno è stata portata in scena dalla compagnia del Teatro A L’Avogaria per la regia di Stefano Pagin. Le raccolte di liriche: «Il Canzoniere Infame di Ciucco Angiolieri» (I Antichi Editori 2017, anche in e-book), «Calìgo» (Filippi, 1995), «I Nuovi Baffi» (Filippi, 1993).

Con altri autori ha pubblicato: «Fenice Backstage» (Heliar Books, 2016), «Occhi di ragazzo» (Rugginenti, 2010), «Se io fossi sindaco» (Studio Camuffo, 2009), «Un secolo di calcio Venezia» (I Antichi Editori, 2007), «Cent’anni da leoni» (I Antichi Editori, 2007), «Storia de I Antichi» (I Antichi Editori, 2006), «Lidhollywood» (I Antichi Editori, 2005), «Mai dire mai a un Martini dry» (Aliberti, 2005), «Le tavole sinottiche del casso» e «Le tavole sinottiche de la mona» (I Antichi Editori, 2004, 2006), «I sessanta di Cesare» (Marsilio, 2003), «I tesori di Venezia» (Nardini, 2001).

Ha scritto per la radio, il cinema e il teatro. Ha diretto il film «David Larible a Villa Grock» (2002), e l’album del cantautore Adriano De Grandis «Anche i pesci parlano d’amore» (1999). E’ stato portiere di calcio delle squadre del Nettuno Lido, Mass Media Veneto e della Nazionale Giornalisti. È tuttora il batterista della rock band anni ’60 dei «DePress». Ha suonato con Kim Brown, Marney Taylor, Guido Toffoletti, Massimo Priviero, Giò Alajmo, Giovanni Dell’Olivo, e ha fatto parte dei complessi beat «I Draghi», «The Jodag’s Group», «Sound 2000».

Allievo del Maestro Maurizio Scaparro, si è formato alla scuola della Commedia dell’Arte e del teatro di strada. Calca le scene fin dalla più tenera età. Studioso di arti circensi, è stato burattinaio e marionettista, clown e Monsieur Loyal. E’ stato consulente artistico del Gran Teatro La Fenice di Venezia, per cui ha realizzato, tra l’altro, le prestigiose feste spettacolo della Cavalchina, e del Teatro Gerolamo di Milano, per il quale ha curato il progetto artistico della riapertura dopo trentatre anni di abbandono. Dal 2015 al 2017 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico della storica sala milanese, che ha riportato ai successi degli anni Sessanta con una programmazione originale e di qualità.

Dal 2004 al 2012 è stato Gran Priore, e dal 1996 al 2012 Direttore Artistico, della Compagnia de Calza «I Antichi» (www.iantichi.org), gruppo storico del Carnevale di Venezia, del quale oggi è Priore Onorario, e con il quale, dal 1981, ha ideato, diretto e interpretato centinaia di spettacoli in Italia, Europa, Usa, Africa. Suoi lavori teatrali sono stati rappresentati, tra gli altri, alla Biennale Teatro, al Gran Teatro La Fenice di Venezia, al Palais Royal di Parigi, al Deutsches Theater di Monaco di Baviera, alla Kadewe di Berlino, al Frick Museum di New York, al Conservatorio di Khartoum. Ha collaborato con i registi Maurizio Scaparro, Giancarlo Marinelli, Damiano Michieletto, Gianni De Luigi, Bepi Morassi, Antonio Giarola, Andrea Vitali.

È Direttore del Festival Internazionale di Poesia Erotica «Baffo-Zancopè» che ha istituito nel 1993, Fondatore e Presidente dell’Aicc, l’Associazione Internazionale Critici Circensi, consulente del Cedac, il Centro educativo di documentazione delle arti circensi, e dell’Associazione Culturale «Le Tarot», membro del Cadec, il Club Amici del Circo.

Socialista libertario e anarchico, negli anni Settanta aderì al Mir di Carlos Altamirano e militò nella Sinistra Socialista di Riccardo Lombardi. ★

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Roberto Bianchin - note biografiche