Notizie false idioti veri

Farse americane

Cosa c’è dietro la pericolosa decisione di Facebook e Twitter di bollare come fake news e di oscurare la dichiarazione del presidente Usa Donald Trump che all’uscita dall’ospedale dov’era stato ricoverato dopo aver preso il Covid, aveva detto che il virus è «molto meno letale» di una influenza. Una colossale fesseria che per i giganti del web diventa una notizia falsa. Invece è soltanto un’opinione. Scellerata, a parere di chi scrive, ma pur sempre un’opinione. E le opinioni non vanno cancellate, se non si vuole aprire la porta a censure autoritarie.

Donald Trump.

COSMOPOLI — Di notizie false, come di idioti veri, è pieno il mondo. E non certo da oggi. Ma non solo notizie, è pieno anche di molte altre cose false, spesso falsissime. Orologi falsi, borse false, gioielli falsi, quadri falsi, libri falsi, soldi falsi, preti falsi. Falsi uomini anche, persino false donne. E via discorrendo. Un elenco interminabile per un problema impossibile da risolvere se non imparando – studiando, leggendo e riflettendo – a distinguere le notizie false da quelle vere, i messaggi finti da quelli autentici. Nessun altro all’infuori di te stesso ti può aiutare in questo compito, sempre più difficile in un mondo pieno di fake e non sempre news.


Chissà poi perché, tanto per cominciare, bisogna dire fake news. Notizie false è uguale. Forse è meno bello perché è in italiano? Non ho mai capito perché dobbiamo usare sempre più correntemente termini inglesi – se non parliamo in inglese con un inglese – anche per parole che hanno il loro preciso equivalente in italiano. Che come lingua non è certo meno bella e meno povera di vocaboli appropriati. Mah. Forse per far vedere che siamo alla moda. Che siamo internazionali. Che abbiamo studiato le lingue. Che siamo fighi. Non saprei. Comunque lo trovo idiota.

       
A proposito – di fake news, s’intende – ha fatto rumore l’ennesima sparata del sempre più ineffabile presidente americano Donald Covid Free Trump, che dopo aver preso il virus ha detto, appena uscito dall’ospedale, che il covid è «molto meno letale» dell’influenza. Apriti cielo. Polemiche legittime, ci mancherebbe, ciascuno ha diritto alla sua opinione. Ma altrettanto ineffabili (e altrettanto inaffidabili) social come Facebook e Twitter, adusi a far passare abitualmente qualunque porcheria, stavolta hanno invece rizzato subito il pelo, e hanno oscurato il messaggio del presidente americano bollandolo come fake news.


Niente di più sbagliato. Lungi da me, per carità, difendere Facebook, Twitter, e lo stesso Trump. Ma la frase del presidente Usa – “Il covid è molto meno letale dell’influenza”, rileggetela e riflettete per un solo secondo – non è una falsa notizia. Falsa notizia sarebbe stato dire che Trump aveva detto quello che ha detto, se invece non lo aveva detto. Dire quello che ha detto, invece, è soltanto una fesseria, una colossale fesseria. E una fesseria è un’opinione, non una notizia. Un’opinione scellerata ma sempre un’opinione, e un’opinione, almeno nei Paesi cosiddetti democratici, non va oscurata, non può essere oscurata. Ciascuno dev’essere libero di dirla, come ciascuno di contestarla. Ma nessuno di cancellarla.


Perché se passa questa linea di (voluta?) confusione tra notizia e opinione, mosse come quelle compiute dai social in questione, possono rischiare di diventare potenzialmente molto pericolose. E di spalancare porte verso una conduzione autoritaria del web dove le opinioni scomode, in qualunque settore della vita del pianeta, possono venire cancellate con un clic col pretesto che sono, secondo i padroni dei social, false. Bisognerebbe mandarli a scuola, ammesso che le scuole esistano ancora, a imparare le differenze tra i fatti, le opinioni e le notizie. Perché mica è sempre facile (e non sempre conviene) distinguere fra notizie false e idioti veri.

LA PAGELLA

Donald Trump. Voto: 4
Facebook. Voto: 4
Google. Voto: 4
Covid. Voto: -2                

 

fake