Un vecchio teatro
pieno di vestiti
Per un viaggio stravagante nei secoli della moda
Riapre totalmente rinnovato il museo della moda di Gorizia. Ricostruisce un antico teatro ed espone preziosi abiti da sera, che vanno dal Settecento al Novecento, nelle vetrine luccicanti dell’elegante corso di una città mittteleuropea che potrebbe essere Gorizia ma anche Trieste, Vienna ma anche Lubiana. Un percorso affascinante e nostalgico pieno di incantevoli sorprese.
GORIZIA – C’è un vecchio teatro pieno di vestiti. Antichi, preziosi, fascinosi. Ricchi di storia e di storie da raccontare. Apre i battenti a Gorizia, negli spazi del museo della moda e delle arti applicate, tra i più importanti del settore in Europa, che grazie ai fondi del progetto europeo Open Museums, si presenta con un allestimento ampliato, completamente rinnovato e innovativo, dove hai la sensazione di immergerti nella vita e nell’atmosfera del tempo che fu.
È un progetto curato da Raffaella Sgubin, storica del costume e sovrintendente ai musei di Gorizia, con la collaborazione scientifica di Roberta Orsi Landini e Thessy Schoenholzer Nichols, studiose di storia del costume. Le nuove sale infatti sono concepite come vere e proprie scenografie teatrali, dove il visitatore arriva dopo aver ammirato, come su vetrine di negozi posti lungo le strade di una qualsiasi, bella città mitteleuropea d’un tempo, i complementi di quegli abiti: dall’intimo alle calzature, dagli accessori ai cappellini.
In queste sale si entra idealmente in un teatro, con tanto di palcoscenici e palchi. La suggestione è amplificata dalla presenza, in una saletta attigua, di un autentico palco teatrale, cimelio dell’antico Teatro di Società di Gorizia, e di diversi memorabilia, quali strumenti musicali, cartelloni, fotografie.
Data l’ambientazione teatrale, i pezzi esposti sono tutti abiti da sera, appartenenti ad un arco cronologico che va dalla fine del Settecento agli anni venti del Novecento: quale filo conduttore è stato infatti scelto il tema dell’ornamento scintillante. Filati metallici, paillette, perline di vetro, canutiglie e strass fanno rilucere le toilette da sera di bagliori preziosi. Tra i pezzi esposti si segnalano alcuni capolavori, tra cui lo spettacolare abito neoclassico realizzato in un raro tipo di tulle di seta ricamato in ciniglia e paillette d’argento, con applicazioni di crespo di seta lilla, e due abiti degli anni venti del Novecento provenienti da Vienna e appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein (1882-1958).
Sorella del filosofo Ludwig Wittgenstein, Margaret era stata ritratta da Gustav Klimt in uno dei suoi più celebri ritratti: correva l’anno 1905 e la veste bianca e vaporosa che indossava era il suo abito da sposa. Databili a due decenni più tardi, gli abiti di Margaret entrati nelle collezioni del museo di Gorizia si caratterizzano per l’uso di colori molto decisi. L’uno è in crespo di seta verde smeraldo ricamato con canutiglie dorate a formare vistose infiorescenze astratte simili a girasoli, l’altro, confezionato dalla celebre maison parigina Callot Soeurs, è in raso di seta nero ricamato con motivi di rosoni in perline di vetro turchese e filati metallici ramati.
Altre novità dell’allestimento consistono nell’introduzione nel percorso espositivo di uno spazio dedicato ai cappellini da donna tra Otto e Novecento e di uno dedicato alla moda infantile. Nella ricostruzione di una merceria sono stati introdotti dei rotoli di tessuti, naturalmente contemporanei, ma di tipologie in uso anche nei secoli precedenti, per consentire ai visitatori di compiere delle esperienze tattili.
Una sala multimediale consentirà di avere accesso ad un ricco repertorio di schede di capi, ornamenti ed accessori presenti nelle collezioni del museo, insieme a documentazione fotografica e video. La sala è dedicata all’attrice Nora Gregor (1901-1949) che, nata a Gorizia, divenne una stella del prestigioso Burgtheater di Vienna. Alternò il teatro al cinema, prima a Hollywood e poi a Parigi dove girò con Jean Renoir il film La règle du jeu (La regola del gioco), pietra miliare della storia del cinema.
L’introduzione della multimedialità costituisce il fil rouge di questo allestimento museale. Particolare suggestione riveste la sala con la ricostruzione di un corso cittadino, animata dalla proiezione di immagini della belle époque relative a Gorizia, Trieste, Vienna e Parigi. Anche nella sezione dedicata al teatro e all’abbigliamento da sera, la scenografia si avvale di proiezioni di scene tratte da film.
A questo focus scenografico del nuovo museo, si arriva dopo aver ammirato una serie di vetrine tematiche, disposte lungo un percorso che si snoda a partire da una sezione tessile dedicata alla tradizione della seta nel goriziano tra Sette e Ottocento per poi focalizzare via via l’attenzione sui diversi modi di ornare il tessuto, l’abito e la persona: dai decori tessuti a quelli stampati o ricamati. Dalle applicazioni di cordoncini o nastri per arrivare ai merletti e ai gioielli. ★
Museo della Moda e delle Arti Applicate
via: Borgo Castello, 13
località: 34170 Gorizia
comune: Gorizia
telefono: 0481.533926.530382
fax: 0481.534878
ingresso: Intero 3,50 euro, ridotto 2,50 euro. Visite guidate 1,00 euro. Scuole 1,00 euro a persona.
orario: 9.00–19.00
giorno chiusura: lunedì