Pippo Casellati
Il pittore antiquario
Si è spento a Venezia, nella notte del 28 aprile 2021, Pippo Casellati, pittore, antiquario, decano e fondatore della Compagnia de Calza «I Antichi». Da alcuni giorni era ricoverato all’Ospedale Civile a causa del Covid, nonostante le cure attente e all’avanguardia praticate e lo spirito indomito che lo ha sempre accompagnato, purtroppo non c’è stato nulla da fare.
VENEZIA — Esperto e raffinato antiquario, assistito nella professione e nella vita dalla moglie Silvana, Pippo in realtà era un pittore prestato al commercio di antichità.
Nato nel 1932, aveva esordito nella pittura negli anni Sessanta. All’epoca, anche per le amicizie intrattenute con i vari artisti che frequentavano Venezia, era annoverato tra gli Spazialisti, i pittori che, su iniziativa di Lucio Fontana, erano alla ricerca di un superamento dell’arte tradizionale. Pur essendo supportato anche da Fontana, Pippo Casellati mai ha dichiarato appartenenza artistica esclusiva al movimento spazialista, con cui comunque condivideva la ricerca sull’infinito dello spazio e del tempo.
Nel 1954 si era diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia con il Maestro Bruno Saetti. Trasferitosi a Parigi per seguire la Scuola Italiana D’arte, diretta dal Maestro Riccardo Licata aveva esposto le sue opere dal 1954 al 1964, in personali e collettive a Venezia, Padova, Udine, Verona, Milano, Torino. Grande appassionato di antichità, si era dedicato con passione al collezionismo e partecipato a numerose Biennali di Antiquariato, facendosi conoscere quale prestigioso antiquario.
Negli ultimi anni aveva ripreso ad esporre le sue opere in giro per l’Italia, dopo un lungo periodo di assenza, ripartendo dal novembre 2012, presso la Galleria S. Samuele a Venezia, poi ad Ischia presso la Fondazione Luchino Visconti, alla Colombaia, nel settembre 2013, cui hanno fatto seguito altre esposizioni.
Suoi quadri si trovano in collezioni private a: Venezia, Udine, Milano, Torino, Parigi. Sulle sue opere hanno scritto: Gastone Breddo, Rinaldo Burattin, Berto Moruccio, Giorgio Kaisserlian.
«Ci mancherà tantissimo la pacata, divertita, disincantata ironia con cui guardava alle cose della vita — dice il Gran Priore de I Antichi, Luca Colo de Fero Colferai a nome di tutta la Compagnia — e la signorile gentilezza con cui trattava il prossimo. Siamo vicini a tutta la famiglia in questo momento così triste».