Gli amici si riconoscono
sotto al tendone
Il cinquantesimo raduno del Cadec
Da mezzo secolo alcune centinaia di appassionati si ritrovano nel Club Amici del Circo (Cadec) che sostiene lo sviluppo della cultura del più antico spettacolo del mondo. Il racconto dell’ultimo raduno presso l’Accademia di Arti Circensi del Piccolo Circo dei Sogni di Peschiera Borromeo fondata da una celebrità del circo come Paride Orfei. Gli interventi del Presidente del Cadec Francesco Mocellin e dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni. Nel 2024 un Festival e un parco botanico dedicati alla leggendaria figura di Nando Orfei.
PESCHIERA BORROMEO (Milano) – L’ostacolo più alto lo ha saltato Gioia Orfei, con il cuore e l’eleganza di quando cavalcava, nel momento in cui ha affermato che cinquant’anni fa, quando non esistevano internet né i social, fu strategica, e per nulla scontata, la decisione di fondare un club di amici del circo per sostenere le arti circensi, preservarne la storia e la memoria, e diffondere la cultura del circo.
“Gli amici del circo, ancora oggi, sono la forza più importante, e sempre presente, che agisce disinteressatamente, unicamente per passione, a sostegno dello spettacolo, del mondo e delle famiglie del circo italiano”, ha detto la figlia del leggendario Nando Orfei, i capelli rosso Tiziano e gli occhi di ragazza che ridono, ricevendo la targa ricordo con la foto di suo padre dal presidente del Cadec, il Club Amici del Circo, Francesco Mocellin.
E’ stato il momento più intenso del cinquantesimo raduno di questa associazione che raccoglie centinaia di iscritti in tutta Italia, che ogni anno si ritrova presso un circo italiano, e che stavolta ha scelto l’Accademia di Arti Circensi del Piccolo Circo dei Sogni di Peschiera Borromeo, fondata e presieduta da un altro prestigioso artista circense come Paride Orfei, anch’egli figlio di Nando e di Anita Gambarutti, e fratello di Gioia e di Ambra. Una bellissima struttura a un tiro di schioppo da Milano, con due grandi chapiteaux e quattrocento allievi, diretta sul piano artistico dalla sapienza di una celebre acrobata aerea come Snezhinka Nedeva, con la collaborazione del figlio Cristian, valente acrobata anch’egli, come da tradizione di famiglia.
E festa è stata fino in fondo, con un’accoglienza calorosa, un piacevole pranzo in compagnia sotto al tendone e una visita alle caravan storiche degli Orfei, tra cui quella preferita per le cene notturne da Federico Fellini. Una giornata impreziosita dagli interventi del Presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni, in collegamento video, che ha definito il Cadec “il braccio armato del circo italiano”, “una presenza sempre attenta e vigile della società civile”, e dagli interventi “dal vivo” dell’assessore alla cultura del Comune di Peschiera Borromeo, Andrea Scarpato, che ha annunciato la decisione di intitolare a Nando Orfei il nuovo parco botanico della cittadina, e di uno storico press agent e imprenditore circense come Sandro Ravagnani, una vita accanto agli Orfei, che ha rivelato come fosse stato proprio “Nandino” a proporre la nascita di un club degli amici del circo. Apprezzata anche la visita di Larry Rossante e Davide De Masi del Circo Gravity, al quale gli amici del circo hanno fatto visita in questa occasione, come anche al Circo sull’Acqua di Tyler Martini. Rossante, nella polemica sulle insegne fasulle di molti circhi sollevata da Paride Orfei (“noto nel circo di oggi una grande mancanza di originalità e di inventiva”), ha detto che “il circo quando è fatto bene, non ha la necessità di chiamarsi Orfei”.
Il padrone di casa, a questo proposito, ha annunciato la nascita di un nuovo festival dedicato ai giovani talenti del circo nel mondo e intitolato proprio a Nando Orfei nel decennale della scomparsa (a Peschiera Borromeo dal 12 al 21 aprile 2024), e anticipato la presenza di alcuni artisti internazionali al CircoTeatro Gerolamo (a Milano dal 13 al 18 febbraio 2024), come i celebri clown del Circo Roncalli e del Big Apple Circus, Anatoli Akerman e Paolo Casanova “Carillon”.
Dal canto suo, il Presidente del Cadec Francesco Mocellin, che è anche membro dell’European Circus Association, e che è stato riconfermato all’unanimità nella sua carica unitamente al Consiglio Direttivo uscente (Flavio Michi, Gino Rossi, Roberta Giordano, Geronimo Vercillo, Cristiano Carminati, Francesco di Fluri), si è soffermato, nella sua attenta e puntuale relazione, sulla situazione del circo nel mondo, che vede una stagione di grandi mutamenti, a cominciare da una diminuzione costante, in quasi tutti i Paesi, dei circhi itineranti, e da una crescita del fenomeno dei “festival”, non sempre accompagnata peraltro da risultati di alto livello. La qualità degli spettacoli sarà sempre più, secondo il Presidente del Cadec, l’elemento che farà la differenza nello spettacolo circense, sia che venga declinato nel modo tradizionale come in quello contemporaneo. In ogni caso, ha assicurato, gli amici del circo non faranno mai mancare il loro sostegno a quello che rimane il più antico spettacolo del mondo.
L’assemblea degli amici del circo (quattro i nuovi iscritti, Ivana Godnik, Curzio Pettenò, Luigi Piga, e il “ritorno” di Sandro Ravagnani), ha infine approvato all’unanimità un ordine del giorno relativo alla rivista “Circo” pubblicata dall’Ente Nazionale Circhi, in cui ha espresso “apprezzamento” per il nuovo corso tematico “caratterizzato dall’elevato livello qualitativo delle scelte culturali, dalla profondità degli argomenti, dall’autorevolezza delle firme, che la pongono al vertice delle più qualificate riviste europee di settore”. Ha quindi auspicato “una graduale revisione della sua periodicità”, parametrandola agli standard europei con il passaggio da semestrale a trimestrale, ed ha proposto di ampliare il perimetro diffusionale “individuando punti vendita mirati”, come quello dell’Accademia del Circo dei Sogni che la ospiterà in modo permanente nei suoi scaffali.