Battesimo in Polesine
per il nuovo partito
del Papi
Decisi data e luogo. La nuova fomazione politica destinata a trionfare anche alle prossime elezioni, secondo i sondaggi, vedrà la luce venerdì 6 gennaio 2012 a Gnocca, in Polesine. Presenti tutti i big del partito e alcuni importanti ospiti internazionali tra cui Vladimir Putin
nostro inviato
OLGETTINA (Milano) – La tanto attesa decisione alfine è stata presa da Silvio Berlusconi in persona al termine di un vertice estenuante durato tutta la notte al residence dell’Olgettina, al quale hanno preso parte, oltre all’ex premier e ai suoi accoliti, lo stato maggiore del Popolo delle Libertà, le Olgettine preferite dal Papi, la troupe del Bagaglino, i Maestri Apicella e Confalonieri, Emilio Fede, Gianni Letta, Paolo Bonaiuti, Daniela Santanché, Alessandra Mussolini, Carlo Rossella, Fabrizio Corona, Fabrizio Del Noce, Silviaugusto Minzolini, Giampi Tarantini e consorte. Lele Mora e Walter Lavitola, che non hanno potuto partecipare causa impegni precedentemente assunti, hanno mandato un telegramma di adesione.
La riunione, riferiscono fonti ufficiali, è stata lunga, animata e laboriosa. Al termine dei lavori è stato lo stesso Berlusconi, col suo piglio pragmatico ben noto, a rompere gli indugi e ad annunciare solennemente: «Forza Gnocca», il nuovo partito dell’ex premier, verrà battezzato in Polesine. Nascerà ufficialmente venerdì 6 gennaio 2012 nella ridente cittadina di Gnocca sul Po di Gnocca, una frazione del Comune di Porto Tolle in provincia di Rovigo nella Regione del Veneto. Il governatore leghista della Veneta Regione Luca Zaia ha prontamente inviato un messaggio di felicitazioni inneggiando alla «illuminata scelta federalista» che premia «il laborioso popolo della Padania locomotiva del Nord».
Dichiarandosi «molto soddisfatto», Berlusconi ha voluto rendere nota personalmente l’importante decisione attraverso un videomessaggio trasmesso all’ora del suono della campanella alle studentesse del secondo anno della scuola di economia domestica del convitto delle Orsoline di Olgettina. Ha detto di aver privilegiato il Polesine per il varo del suo nuovo partito in virtù della «formidabile potenza evocativa» del nome della cittadina prescelta per il lieto evento, e ha precisato che anche la data del 6 gennaio non è casuale, trattandosi della Festa della Befana, una ricorrenza perfetta – ha spiegato – «per esorcizzare bruttezze e vecchiezze» nonché «culone intrombabili». Al contrario, ha aggiunto, la nascita di «Forza Gnocca» sarà accompagnata da una serie di festeggiamenti «che renderanno omaggio alla bellezza e alla giovinezza».
Al battesimo della nuova formazione politica, che autorevoli sondaggi commissionati ed eseguiti nella stessa nottata danno già per «sicura trionfante» alle prossime elezioni politiche, saranno presenti tutti i big del partito, e alcuni importanti ospiti stranieri tra cui Vladimir Putin. L’ultimo zar russo, in un videomessaggio inviato dalla sua dacia privata, si è complimentato per la «scelta lungimirante, coraggiosa e certamente fruttifera» del Cavaliere, e ha annunciato l’intenzione di muoversi anch’egli in questa direzione, trasformando il suo attuale partito in un più moderno «Gnoka Matrioska» di ispirazione berlusconiana.
Non si è trattato comunque di una decisione facile, ha spiegato il portavoce dell’ex premier Paolo Bonaiuti, perché la discussione è stata vivace e molte le proposte alternative illustrate da vari relatori, non tanto sulla località prescelta per il battesimo («questa poi è venuta quasi naturale»), quanto sullo stesso nome del partito. Deputati e senatori di varie parti del Paese avevano infatti proposto delle varianti, alcune anche dialettali, sia pure sullo stesso tema.
Se c’era infatti chi al posto di Forza Gnocca proponeva, più prosaicamente, Forza Fica e Forza Figa (subito scartate in quanto «eccessivamente volgari»), si andava a scontrare con le rimostranze di veneti e nordestini che propendevano per Forsa Mona e Forsa Frìtola, dei napoletani che preferivano Forza Purchiacca, dei bergamaschi che sostenevano Forza Pota e di alcuni meridionalisti che preferivano Forza Fregna. Apprezzate anche le proposte di chi sosteneva Forza Patonza, Forza Sorca e Forza Sgnacchera, mentre non venivano nemmeno prese in considerazione le varianti, proposte da alcuni intellettuali, di Forza Vulva e Forza Vagina. Bocciate, perché giudicate «eccessivamente popolari», le alternative di Forza Bernarda, Forza Passera e Forza Pignatta, mentre riscuotevano qualche consenso, seppur timido, le candidature di Forza Patatina e Forza Chitarrina. Poco gradite, infine, le proposte di Forza Pisella e Forza Jolanda, perché ritenute troppo «di sinistra», e scartata anche la dizione di Forza Fessa perché «ambigua».
Alla fine su Forza Gnocca, proposta e sostenuta dall’ex premier, illustrata da Nicole Minetti con dovizia di particolari, e giudicata dall’assemblea «incisiva, elegante e pertinente», si è registrata l’unanimità dei consensi.