Festival di Montecarlo
un cast stellare
ma nessun italiano

Dal 19 al 29 gennaio 2012 la trentaseiesima edizione sotto lo chapiteau di Fontvieille

Gli artisti del nostro paese fuori dalla competizione più importante del mondo dopo l’oro di Flavio Togni nell’ultima edizione e l’abbuffata di premi degli anni scorsi. Dopo il Festival, una nuova manifestazione dedicata alle giovani promesse, il 4 e 5 febbraio

MONTECARLO – Dopo l’abbuffata, il digiuno. La prossima edizione, la trentaseiesima, del Festival Internazionale del Circo di Montecarlo, in programma dal 19 al 29 gennaio 2012 sotto l’elegante chapiteau di Fontvieille, si presenta, come quasi sempre accade, con un cast stellare dei migliori artisti del mondo. Il comitato organizzatore, presieduto dalla Principessa Stéphanie, grande competente e appassionata di circo, insieme all’abile direzione artistica di Urs Pilz, ha fatto anche per questa edizione le cose in grande. Peccato che, per quanto riguarda l’Italia, non vi sia nemmeno un artista italiano.

Il fatto che il comitato organizzatore non abbia giudicato nessun circense italiano degno di partecipare a questa edizione della più prestigiosa rassegna mondiale del settore, potrebbe suonare come uno smacco per il circo italiano, che è uno dei più antichi del mondo, che ha una tradizione gloriosa e dei nomi importanti. In realtà non c’è poi da piangerci sopra molto. Un anno di digiuno non potrà fare che bene al circo italiano. Lo aiuterà a riprendersi, a rilanciarsi, a trovare nuovi stimoli.

A guardar bene infatti, un anno di digiuno ci può stare dopo l’abbuffata di premi degli anni scorsi, che avevano portato gli artisti italiani ai massimi livelli mondiali. Basta pensare che negli ultimi 4 anni i circensi italiani sono saliti per ben sei volte sul podio del Festival di Montecarlo, con 3 ori, 2 bronzi e 1 argento. Nell’ultima edizione, quella del 2011, l’addestratore italiano Flavio Togni, star del Circo Americano, ha vinto l’oro con i suoi numeri di animali: con gli elefanti, con i cavalli e i cammelli, con le tigri e i leoni. E i fratelli acrobati Davis e Ronny Dell’Acqua, del Circo Royal, hanno portato a casa il bronzo con il loro numero di mano a mano. Altri due ori l’Italia li aveva vinti nel 2008 col fenomenale mano a mano dei fratelli Pellegrini e nel 2007 con la cavalleria della famiglia Casartelli, proprietaria del circo Medrano. Inoltre, nel 2009, un argento era andato ai cavalli in libertà dei fratelli Giona, guidati dal regista Antonio Giarola, e un bronzo agli elefanti di Elvis Errani.

Italiani a parte, l’edizione 2012 del Festival vede ancora in primo piano gli animali, in linea con la politica del Festival di sostenere l’impiego degli animali nel circo, ma nel pieno rispetto delle regole, con trattamenti umani, addestramenti in dolcezza, condizioni di vita, igieniche e sanitarie impeccabili (vedi l’articolo correlato). In questo senso, il domatore ucraino Goncharov, che guida con tenerezza le evoluzioni a ritmo di swing dei suoi dieci leoni, si pone come uno dei candidati più autorevoli al podio. Altri due numeri importanti, di cavalli ed elefanti africani, sono affidati al tedesco René Casselly, mentre il Duo Stipka, della Republica Ceca, sarà impegnato in un elegante pas de deux equestre, e i tedeschi Probst presenteranno i loro animali di fattoria, tra cui asini, capre, maiali, galline, e i loro 21 cavallini pony per una prima mondiale: mai prima d’ora se n’erano visti così tanti assieme sulla pista di un circo.

Sarà poi l’acrobazia a fare la parte del leone, con le strepitose performance del funambolo svizzero Freddy Nock, uno dei migliori al mondo, anche lui tra i candidati al podio, con le vertiginose piroette dei francesi Pilar sui pattini a rotelle, con le evoluzioni dei francesi Varanne che stabiliranno un nuovo record del mondo girando insieme con 6 moto in una gabbia di metallo di tre metri e mezzo di diametro. Per i classici numeri al trapezio, si esibiranno la troupe brasilian-argentina dei Flying Zuniga, e la russa Ekaterina Shavrina al trapezio solo. Altro numero aereo, quello del Duo Ismafilov, dalla Russia.

Il cast acrobatico è completato dai 14 marocchini della Troupe Sherifian, dagli ucraini Flying The Star alla barra, dai russi Vorobiev all’altalena, dalla Troupe di Shangai alla bascula, dal mano a mano delle spagnole Azzario Sister, dagli equilibristi Cat Yong dalla Cina e Erika Lemay dal Canada, e dalle contorsioniste ucraine della Troupe Bingo.

Il programma comprende anche i giocolieri russi Rubstov e il giapponese Ty Tojo, il ventriloquo francese Marc Metral, e i forzutissimi mongoli Strong Men (un altro numero candidato al podio) capaci di giocare con delle sfere di metallo del peso di venti chili ciascuna. La parte comica è affidata agli spagnoli Mitchel, ai russi Bobylev e all’ungherese Steve Eleky.

Il Festival avrà una coda importante il 4 e 5 febbraio, con la prima edizione di una nuova manifestazione circense, battezzata «New Generation», che sempre sotto lo chapiteau di Fontvieille riunirà 15 giovani artisti internazionali di varie discipline circensi. La giuria che premierà le giovani promesse sarà presieduta dalla figlia maggiore della Principessa Stéphanie, Pauline, anche lei grande appassionata. Si vede proprio che il circo, per i Grimaldi, è una malattia di famiglia. Era stato infatti il Principe Ranieri, papà di Alberto, Stéphanie e Carolina, grande appassionato anche lui, a fondare il Festival trentasei anni fa, per ridare al circo la dignità e la nobiltà che stava perdendo.

Montecarlo New Generation Festival 2012

Festival di Montecarlo un cast stellare ma nessun italiano