Parte da San Pietroburgo
la riabilitazione
del killer di Mozart
Al Teatro dell’Ermitage il 2 aprile una serata dedicata ad Antonio Salieri
La messa in scena di «Varietas Delectat», uno spettacolo tutto italiano di danza contemporanea, per la regia di Antonio Giarola, inaugura in Russia un ambizioso progetto culturale della città di Legnago che punta alla riscoperta internazionale del compositore italiano ingiustamente sospettato della morte di Wolfgang Amadeus Mozart
SAN PIETROBURGO — A lungo dipinto come il killer di Mozart, come nel celebre film di Milos Forman — tesi peraltro confutata dagli storici — Antonio Salieri venne piuttosto trascurato come compositore, al punto che molte delle sue opere sono ancora sostanzialmente sconosciute. È proprio attingendo ai tesori nascosti del suo repertorio, che un regista italiano, Antonio Giarola, che ha lo stesso nome di battesimo di Salieri, ed è nato nella stessa cittadina che gli diede i natali, Legnago, vicino a Verona, ha creato un originale spettacolo di danza contemporanea, con cui intende dare inizio alla riscoperta del compositore veronese. Questo nell’ambito di un ambizioso progetto culturale varato dal Comune di Legnago che «punta a una riabilitazione internazionale del presunto nemico di Mozart», come spiega il consigliere delegato alla cultura Ester Bonfante.
Salieri infatti venne messo sul banco degli imputati dalle infamanti insinuazioni del poeta e drammaturgo Aleksandr Sergeevič Puškin, messe poi in musica da Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, e riprese prima in teatro da Peter Shaffer e poi nel film di Milos Forman, in merito a una sua presunta rivalità con Wolfgang Amadeus Mozart, che sarebbe giunta a un punto tale da causarne la morte. Salieri, insomma, era stato dipinto come il mandante di un possibile assassinio di Mozart, le cui cause di morte non furono mai chiarite. E anche se gli storici sono oggi concordi nel ritenere il fatto assolutamente infondato, il risultato sull’opinione pubblica è stato disastroso e ha comportato una mancata rivalutazione complessiva del suo straordinario repertorio musicale.
Lo spettacolo, intitolato «Varietas Delectat», da una citazione latina dello stesso Salieri, prodotto dal Comune di Legnago, con il supporto della Fondazione Cariverona e il patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto, andrà in scena lunedì 2 aprile 2012 alle ore 20 nel Teatro del Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo, una deliziosa bomboniera costruita alla fine del Settecento per volere di Caterina la Grande su un progetto disegnato da Giacomo Quarenghi. In scena, per la regia di Antonio Giarola, e le coreografie di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri, una delle più prestigiose compagnie di ballo italiane, la RBR Dance Company. Sulla scena, contestualizzate scenograficamente, alcune delle più celebri opere del grande scultore Antonio Canova (molte delle quali sono conservate proprio all’Ermitage), accostate alla musica del suo contemporaneo Salieri nel segno del neoclassicismo e dello stretto rapporto fra musica e arte dei due grandi interpreti veneti.
È la prima volta che uno spettacolo di danza contemporanea si ispira all’opera di Antonio Salieri e contemporaneamente alla scultura di Antonio Canova, mettendone in evidenza la contemporaneità sia estetica che musicale. «Le immagini di alcune sculture del Canova, l’elaborazione grafica e la potenza espressiva di certi particolari, si coniugano con la magnificenza e lo stesso neoclassicismo che traspare dalla musica di Salieri, che non di rado si dilettava nell’unione e nella commistione tra generi musicali differenti» spiega il regista Antonio Giarola, che tra le altre cose è direttore artistico del «Salieri Opera Festival» di Legnago, ed ha alle spalle una fortunata carriera internazionale e collaborazioni prestigiose con istituzioni come la Fondazione Arena di Verona e il Gran Teatro La Fenice di Venezia.
Di qui la grande varietà delle scelte musicali compiute per lo spettacolo: in alcuni casi sono brani d’opera, nati per raccontare storie eroiche, magiche e mitologiche, in altri si tratta di musiche scritte con un vibrante fervore religioso, in altre ancora si sentono gli echi di virtuosismi tecnici al limite dell’incredibile. Tutte insieme diventano, nella loro varietas, uno straordinario omaggio a un grande compositore dimenticato, verso il quale la storia della musica ha un debito di riconoscenza immenso. Con l’incoronazione di Salieri all’Ermitage, incomincia ad onorarlo.